PEGOGNAGA – C’era in un tempo in cui anche nelle grosse borgate sparse sul territorio di un piccolo comune come Pegognaga erano presenti attività di piccolo commercio, che davano da vivere ad intere famiglie. Ma con la crescente diffusione dei supermercati non hanno più sostenuto la sfida, scomparendo dalle frazioni ed ora cominciando anche dal centro storico.
A ciò si sovrappongono altri fattori. Di carattere sociale: progressivo invecchiamento della popolazione, denatalità, emigrazione delle nuove generazioni autoctone non più compensata dall’immigrazione di quelle extracomunitarie specie di origine africana assai più prolifiche delle locali. E fattori di carattere occupazionale: fabbriche in difficoltà per carenza di materie prime, costi energetici, sfide concorrenziali globali insostenibili. Problematiche che un piccolo ente locale da solo non può affrontare se non facendo rete con il concorso d’istituzioni nazionali e robusti investimenti stranieri. Viola Messori consigliere comunale di RiAttiviamo Pego e candidata sindaca alle prossime amministrative osserva «Sono stati anni difficili per il commercio locale, complice l’emergenza Covid con chiusure di esercizi per lunghi periodi, rincari materie prime ed energetici. Ma un’amministrazione comunale attenta dovrebbe destinare risorse per sostenere le attività radicate in paese e nelle frazioni. Perché non attivare negli anni passati un bando apposito, con finalità da concordare con gli stessi operatori del settore, valorizzando in tal modo il commercio locale?». Prosegue «E’ fuorviante la risposta della giunta comunale sull’attivazione del Distretto del Commercio comprendente oltre Pegognaga anche Suzzara, Motteggiana, Gonzaga, con l’esigua erogazione da parte del nostro Comune di circa 50mila euro, che avrebbe dovuto trovare attivazione già a partire dal 2023. Con quali finalità e quali criteri d’investimento? Per non perdere il tessuto economico locale va fatto di più. I progetti, a lungo termine, vanno individuati ascoltando i commercianti sul territorio. Occorrono sinergia e prospezione d’incentivazione demografica. Bene l’attivazione del Distretto del Commercio, ma bisogna sviluppare e sostenere le attività locali basandosi sul confronto con gli operatori del settore».
Riccardo Lonardi