Ponte Acquanegra, ridurre i tempi per salvare l’economia: affari dimezzati

CALVATONE – Premere sull’acceleratore per ridurre i tempi e affrontare quella che è una problematica importante, quella dei ristori: queste le richieste della platea presente all’incontro pubblico, tenutosi in serata nella sala civica di Calvatone, sul tema del ponte che collega il comune cremonese ad Acquanegra. Uno snodo viario importante, che è bloccato ormai da tempo, dal giugno 2023. La chiusura sta avendo conseguenze tragiche sull’economia della zona, con le attività in forte sofferenza. Nelle scorse settimane aveva annunciato la chiusura la trattoria “Al Ponte”, ma diverse altre imprese, di ogni tipo, hanno registrato cali del giro di affari stimabili attorno al 40-50%, e sono a forte rischio di chiudere i battenti.

Fondamentale quindi comprimere i tempi, che si annunciano al momento lunghi: è stata prospettata una riapertura entro l’inizio del 2027, dunque leggermente più lontana rispetto a quanto ipotizzato (autunno 2026), per un ritorno alla circolazione tra due anni esatti.

Ricordiamo che dal punto di vista della procedura è fondamentale completare le prove tecniche e i prelievi di materiali necessari per ottenere l’idoneità strutturale da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Questo passaggio è indispensabile per procedere con le autorizzazioni definitive e garantire la regolarità dell’intervento. Un altro passaggio chiave sarà la convocazione della Conferenza dei Servizi, che coinvolgerà tutti gli enti competenti, e la successiva pubblicazione del bando di gara per l’esecuzione dei lavori. Una volta completate le procedure, all’Esercito serviranno solo 30 giorni lavorativi per posizionare il nuovo ponte.

All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, i due presidenti provinciali, Carlo Bottani per Mantova e Roberto Mariani per Cremona, il vicepresidente della provincia cremonese Toscani, i tecnici della provincia cremonese, come il dirigente delle infrastrutture stradali Giulio Biroli, oltre ai sindaci di Acquanegra De Pieri e di Calvatone Patelli, Alvaro Busi ed Enrico Tavoni del comitato per il ponte, i consiglieri regionali Carra e Piloni. Ci sono stati inoltre altri interventi degli amministratori locali dell’Oglio-Po: particolarmente accorato quello del sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio, che ha invitato la politica (con riferimento specialmente ai parlamentari e ai consiglieri regionali) a fare la sua parte, per accelerare i tempi e ridurre i disagi. A quanto sembra già domani è prevista una riunione con la Provincia di Cremona per affrontare il tema delle tempistiche.

Tra le autorità presenti in sala c’era anche il consigliere regionale del Pd on. Marco Carra, che ha commentato: “Mettere in campo tutte le iniziative che competono a Regione Lombardia per snellire i passaggi burocratici necessari in questa fase di posa del ponte provvisorio; riconoscere i ristori alle attività e alle imprese penalizzati dalla chiusura dal ponte da oltre un anno e mezzo; avviare subito la progettazione del ponte definitivo”.

Il prossimo incontro sullo stato dell’arte si terrà prossimamente ad Acquanegra sul Chiese, anche se non è stata ancora comunicata la data.