Ponte di S. Benedetto Po, fine lavori previsto a marzo 2027, 15 mesi di lavori e 5-6 di chiusura al traffico

SAN BENEDETTO PO – Una rinnovata fiducia perchè finalmente i lavori del nuovo ponte di San Benedetto Po possano davvero portare a una conclusione dell’opera, seppur in tempi ancora lontani, ma dall’altre parte una delusione espressa per il pesante ritardo accumulato dal cantiere. E’ quanto emerso stamani durante il vertice tenutosi in Comune a San Benedetto a cui hanno preso parte i rappresentanti della Provincia, stazione appaltante, degli enti locali, delle imprese e dei cittadini. Collegato in streaming è intervenuto anche il senatore mantovano della Lega Andrea Paganella, primo firmatario dell’emendamento che permetterà di velocizzare i tempi del progetto della parte in golena e dell’appalto grazie  a una procedura negoziata.
E’ stato il dirigente dell’Area Lavori Pubblici della Provincia Antonio Covino, che ha preso la parola subito dopo il presidente Carlo Bottani e il sindaco di San Benedetto Po Roberto Lasagna, a spiegare il cronoprogramma dei lavori che prevedono il termine della costruzione del ponte nel marzo 2027. A fine gennaio dovrebbe invece aprire il bypass che permetterà il transito delle auto sul nuovo ponte in alveo, collocato in sede provvisoria, ma la circolazione continuerà ad essere interdetta ai mezzi pesanti.
Sempre il prossimo gennaio dovrebbe essere pronto il progetto della parte in golena, affidato al professor Pistoletti, “che sarà la base per la gara d’appalto. Le operazioni per questa dovrebbero concludersi a ottobre 2024 con l’affidamento” ha spiegato Covino. Poi ci saranno le conferenze di servizi e gli altri passaggi obbligati che precedono il via del cantiere.
Intanto la prossima primavera saranno individuate le cinque ditte che parteciperanno all’appalto integrato: chi vince redigerà il progetto definitivo, esecutivo e poi realizzerà i lavori il cui inizio è previsto per il gennaio 2026. Una procedura velocizzata, consentita proprio grazie all’approvazione in Parlamento dell’emendamento, che dovrebbe far risparmiare un anno e mezzo di tempo tra progettazione e lavori. I tempi del cantiere per la parte in golena vengono indicati in 15 mesi con gli ultimi 5-6 che vedranno il ponte chiuso completamente al traffico.  
Se il cronoprogramma sarà rispettato il ritardo sulle previsioni iniziali sarà di otto anni con una spesa lievitata da 30 a 54 milioni di euro.
Non stupisce se, nonostante un ritrovato ottimismo da parte di quasi tutti i presenti al vertice che hanno evidenziato “un cambio di passo” nell’affrontare la vicenda del ponte, la cautela sia d’obbligo. Lo dice anche il sindaco Lasagna che sottolinea di “non aver mai visto in sette anni di mandato un cronoprogramma rispettato” ma che ci tiene a ribadire “adesso però ci sono le condizioni per far si che i tempi indicati non vengano disattesi”.
“Il cronoprogramma è stato dato, gli imprevisti ci possono essere ma questa volta devono essere superati in maniera veloce” dichiara il consigliere regionale della Lega, sub commissario per il post sisma Alessandra Cappellari che evidenzia come “l’emendamento non fosse scontato e come il ministro Salvini non perda occasione per ricordare nei suoi interventi il ponte di San Benedetto, a dimostrazione di una reale attenzione all’opera”.
Una rinnovata fiducia è quella che è stata espressa dal presidente di Confartigianato Mantova Lorenzo Capelli e dal presidente della Sezione locale di Confcommercio Mantova Dino Barbi “ma attenzione che questa spinta duri visto che il paese si è spopolato proprio a causa della sfiducia riguardo a questa infrastruttura” dice quest’ultimo. Insomma per i due imprenditori “bisogna continuare a tenere alta l’attenzione perchè non si ripetano gli errori del passato”.
Più critici invece i rappresentanti del Comitato Vogliamo il Ponte Sandro Cavazzoli e Manuela Braghiroli che non mancano di rimarcare come, al di là della ritrovata fiducia, i cittadini paghino un ritardo di otto anni visto che il ponte doveva essere finito nel 2019.
Presenti all’incontro anche il sindaco di Pegognaga Matteo Zilocchi, l’assessore di San Benedetto Po Marco Giavazzi, i rappresentanti delle opposizioni in Comune e una rappresentanza del Comune di Bagnolo.
Prossimo aggiornamento il 20 dicembre per fare un nuovo punto della situazione quando sarà anche più chiara la data di apertura del bypass.

 

 

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