Ponti sul Po, Zolezzi (M5S) lancia l’allarme degrado: “Risorse dal Recovery Fund per metterli in sicurezza”

MANTOVA – Allarme del Movimento 5 stelle sullo stato di degrado dei 255 ponti ubicati nel bacino del Po, su 23 dei quali transitano ogni giorno 400.000 veicoli con oltre 70.000 mezzi pesanti. A chiedere al Governo interventi urgenti per la sicurezza dei manufatti è una risoluzione presentata alla Camera, a prima firma del deputato Alberto Zolezzi, che riporta gli esiti degli ultimi monitoraggi effettuati sulle infrastrutture.
“Risultano essere 183 su 255 i ponti con degrado strutturale alto, 42 i ponti con limitazione di portata, 5 con limitazione del traffico, 4 chiusi totalmente e altri interessati da lavori di manutenzione. Le infrastrutture del bacino Padano sono interconnesse e se un ponte è interdetto al traffico o vede limitazioni di portata, i mezzi si spostano su altri ponti pressandoli ulteriormente” dichiara Alberto Zolezzi.
“Fra questi va data particolare attenzione al ponte di Casalmaggiore, fra le provincie di Cremona e Parma ma con rilevanza strategica anche per il transito verso la provincia di Mantova, che ha visto un’interruzione totale al transito fra il 7 settembre 2017 e il 5 giugno 2019 per degrado dell’impalcato; il ponte di Viadana-Boretto, fra le provincie di Mantova-Reggio Emilia che risulta essere destinato al passaggio ad Anas, è stato oggetto di lavori di manutenzione nel 2019 che hanno comportato una prolungata chiusura fino al mese di giugno 2019; il ponte di Borgoforte (Mantova), costruito nei primi anni ’60, presenta ormai uno stato di degrado avanzato e a seguito del censimento dei ponti svolto dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, tramite il provveditorato delle opere pubbliche, è stato inserito come manufatto su cui sarebbe necessario «un intervento minimo prioritario» stimato in 5 milioni di euro.”
“Ricordo che attraverso il Po, in particolare sulle strade statali, passano buona parte delle merci italiane esportate e importate che determinano il 60% del prodotto interno lordo italiano e riguardano una parte significativa dell’export e import nazionale.
Il degrado di queste infrastrutture non comporta solo un danno economico al nostro territorio ma anche sanitario: la presenza di ponti non praticabili ha infatti determinato gravi criticità durante l’attuale emergenza da Covid-19 rendendo più difficoltoso per gli utenti l’accesso alle prestazioni sanitarie.
Da qui la mia richiesta al Governo di dichiarare lo stato di emergenza per i ponti del bacino del Po, di adottare iniziative volte a velocizzare la manutenzione e, ove necessario, la ricostruzione dei ponti sul bacino del fiume Po incrementando la dotazione finanziaria dei fondi previsti anche attraverso le risorse del Recovery Fund; e a monitorare il passaggio di gestione dei ponti ad Anas, velocizzando la procedura anche tramite un commissario” conclude Zolezzi.