Presentate le proposte per la Mantova-Cremona, si punta alla realizzazione in capo alla Regione

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MANTOVA – Sono cinque le ipotesi per potenziare l‘asse viabilistico Cremona-Mantova portate oggi dal presidente della Regione Attilio Fontana al tavolo per le infrastrutture mantovane a cui erano stati invitati la Provincia, con il presidente Beniamino Morselli, e il Comune di Mantova per il quale ha preso parte all’incontro l’assessore al territorio Andrea Murari.
Due delle ipotesi sono state escluse subito per motivi tecnici e per la mancanza di sostenibilità economica, Si tratta della possibilità del rinnovo della concessione a Stradivaria e di quella di effettuare una nuova gara.
La terza ipotesi presuppone invece che sia la Regione a sostenere completamente la realizzazione dell’autostrada tra i due capoluoghi con un equity di 750 milioni di euro che, rientrerebbero all’ente nell’arco di una concessione di 40 anni, attraverso il pagamento del pedaggio autostradale. Il termine dei lavori sarebbe previsto per il 2026.
Quarta ipotesi il rifacimento della strada Mantova-Cremona con il raddoppio delle corsie, due per ogni lato di marcia. Un progetto che, dal momento che la strada potrebbe tornare in capo a Anas, presuppone un confronto tra quest’ultima e la Regione. Alla luce delle esperienze passate, un confronto tra il Pirellone e l’Anas fa intuire che i tempio si dilaterebbero di gran lunga.
Ultima ipotesi quella di una riqualificazione della strada esistente.
L’assessore al territorio di Mantova Andrea Murari, nel sostenere tra tutte l’ipotesi di una realizzazione dell’autostrada da parte della Regione, evidenzia come questa sia l’unica tra quelle presentate che consegnerebbe un progetto con risorse e tempi certi”.
“Le altre soluzioni portate al tavolo – continua – non solo non presentano una sostenibilità finanziaria, ma non ci consentirebbero nemmeno di chiudere l’annoso capitolo dell’Asse sud”
Ora la palla passa ai territorio per un confronto sulle proposte di Regione. Prossimo confronto a settembre.