MANTOVA – Il Comune di Mantova ha vinto un bando regionale di 15 mln di euro per un progetto di sviluppo urbano sostenibile. A dare l’annuncio, tramite i social, il sindaco Mattia Palazzi, che ha spiegato come verranno utilizzati questi soldi.
“Lavoreremo su quattro scuole – spiega il sindaco -. La primaria Don Enrico Tazzoli a Cittadella, la primaria Pomponazzo in centro, la Martiri di Belfiore in Valletta Paiolo e la Don Mazzolari di Valletta Valsecchi, sulle connessioni tra quartieri, su reti di servizi per i quartieri, su interventi di ammodernamento della biblioteca Baratta e il centro per le famiglie. Un super plauso alle Assessore Adriana Nepote, Serena Pedrazzoli, Chiara Sortino, Alessandra Riccadonna per aver portato a casa l’obiettivo”.
La rigenerazione partirà dalle scuole primarie e darà spazio a 4 hub tematici: spazi fisici per co-progettare con le scuole la comunità. Luoghi aperti alla cittadinanza, flessibili e da utilizzare anche fuori orario scolastico. Efficienti dal punto di vista energetico, digitalizzati ed anche all’aperto. Interconnessi attraverso il potenziamento dei servizi di mobilità sostenibile. Così definiti: hub inclusione (Cittadella/Tazzoli), hub pensiero (centro 1 Pomponazzo), hub cittadinanza attiva (Paiolo Martiri), hub identità di comunità (Valsecchi don Mazzolari).
Sono 170 i milioni messi a disposizione da Regione Lombardia per questo progetto che coinvolge altre 12 realtà lombarde. “L’elemento di novità – ha rimarcato il governatore Fontana – consiste nell’aver saputo fare sinergia tra Fondi europei diversi e utilizzarli insieme ai Comuni condividendone gli obiettivi strategici con un filo conduttore che va in una doppia direzione: recuperare, ricucire parti delle città dove ci sono aree che possono essere rigenerate e interventi di coesione sociale”.
“Ringrazio la Regione – ha detto l’assessore a Università e Ricerca di Mantova, Adriana Nepote – per il passo importante di oggi che consentirà alla comunità di lavorare in quattro scuole di quattro quartieri diversi per rigenerarle e creare servizi di vita. Serviranno alla cittadinanza che vive nella scuola e per accompagnare le famiglie. La scuola è uno spazio che può essere utilizzato infatti da tutta la comunità, e si tratta di spazi che vogliamo implementare”.
Per domani è annunciata una conferenza stampa dove saranno forniti tutti i dettagli del progetto.