Rt nazionale in calo a 0,85. La Lombardia con dati da “zona gialla”

Sicilia, Calabria e Basilicata,

Scende ancora il valore dell’Rt nazionale (l’indice di trasmissibilità del contagio): la media passa a 0,85. Lieve discesa anche per l’incidenza (il numero dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti), che si attesta a 182.
L’Rt la scorsa settimana l’Rt era 0,92. Sono i primi dati che emergono dal monitoraggio Iss-Ministero della Salute.
Nella bozza del monitoraggio si legge che il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale resta sopra la soglia critica (39%, la soglia è il 30%) anche se il numero dei ricoverati in rianimazione è diminuito, passando da 3.743 (6 aprile) a 3.526 (13 aprile). Anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale resta sopra la soglia critica (41%, soglia al 40%) ma è in diminuzione, con i ricoverati passati da 29.337 (6 aprile) a 26.952 (13 aprile).
Ben 14 regioni hanno però un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o in aree mediche sopra la soglia critica (erano 15 la settimana scorsa).
5 le regioni che hanno ancora un Rt sopra 1: tra queste il più alto è quello della Sardegna.
Anche Puglia e Val d’Aosta rimangono in rosso per l’alta incidenza, superiore alla soglia dei 250 nuovi casi settimanali su 100mila abitanti, la Campania aspira alla zona arancione. Valori da zona gialla (che però è cancellata fino al 30 aprile) per Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia di Bolzano, Provincia di Trento, Umbria e Veneto.
Alle 15 il premier Mario Draghi terrà una conferenza stampa.