S.Benedetto, il comitato “Vogliamo il ponte” chiede di nuovo un incontro. E il Pd punzecchia Lasagna e Bottani

Ponte di San Benedetto, Anac:

SAN BENEDETTO – Il comitato “Vogliamo il ponte” ancora all’attacco, dopo gli ultimi sviluppi sulla vicenda del ponte di San Benedetto. “Visto l’ennesimo cambio di scenario, che, come al solito, apprendiamo solo dagli organi di stampa – dicono gli esponenti del comitato in una missiva -, con la presente siamo a chiedere nuovamente un incontro con tutte le parti in cui ci vengano chiariti i seguenti punti:
– motivazioni della necessità del cambio di strategia per il contratto della parte in golena;
– tempi della gara d’appalto e dell’inizio del nuovo cantiere;
– come si svilupperà la nuova viabilità;
– tempi di chiusura totale del tratto stradale per i lavori di golena e traslazioni impalcati”. Ricordiamo che in precedenza solo Toto aveva dichiarato la disponibilità ad un confronto con il Comitato. “Ci meraviglia che il 20 gennaio 2022 l’Assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile della Regione Lombardia Terzi sia venuta a “inaugurare” il nuovo ponte, comunicando che, a breve, ci sarebbe stata la firma del contratto per la golena, ed oggi, si decide di andare a gara. Ci stupisce ancora di più che il 6 maggio 2022 la Provincia in una conferenza pubblica presenti uno scenario, il 7 giugno questo scenario viene discusso con la ditta appaltatrice e a distanza di pochi giorni, le carte cambino ancora. Ci chiediamo come mai le amministrazioni di San Benedetto Po e Bagnolo San Vito e tutte le altre amministrazioni locali che hanno rinunciato ai contributi del terremoto a dicembre 2020 per la variante al contratto non facciano sentire il proprio disappunto. Mercoledì 22 giugno 2022 ore 18.30 ci troveremo per una conferenza stampa sotto il ponte di San Benedetto Po, vicino all’attracco fluviale, per discutere e ragionare sui nuovi danni al territorio”.

MARCHESELLI (PD): “SIAMO CERTI DELL’IMPOSSIBILITA’ DI EVITARE UNA GARA?”

In una nota il segretario mantovano del Pd Marco Marcheselli  interviene sullo stop ai lavori punzecchiando il presidente della Provincia Carlo Bottani e il sindaco Roberto Lasagna.

“Per anni il centrodestra, invece di collaborare a trovare una soluzione, ha tuonato attaccando la Provincia sul tema del ponte di San Benedetto. Criticare è legittimo e diverse critiche, soprattutto quelle pervenute dal territorio, avevano e hanno fondamento: come Partito Democratico ci siamo da sempre impegnati stimolando la Provincia alla ricerca della miglior soluzione, soprattutto in periodi in cui sembrava che la situazione fosse in stallo e le comunicazioni sul futuro del ponte scarseggiavano. Il centrodestra mantovano ha promesso per anni di poter risolvere tutto con una bacchetta magica: il risultato è che alla prima difficoltà ci si arrende senza tentare di trovare una soluzione conciliante con l’impresa Toto, al contrario di quanto fatto in passato con pazienza attraverso trattative non semplici. Siamo certi dell’impossibilità di evitare una gara? O forse manca coraggio nell’affrontare una partita certamente complessa? L’aspetto più grave di questa vicenda rimane comunque il fatto che non si siano coinvolti i cittadini nel percorso che ha portato alla rottura fra Provincia e Toto. Perché il presidente della Provincia e la sua amministrazione, dopo aver auspicato unità tra i territori, ha sostanzialmente abbandonato San Benedetto Po e il territorio limitrofo al proprio destino? Perché il sindaco di San Benedetto non ha pensato di convocare un consiglio comunale aperto o una qualsiasi iniziativa evitando che i suoi concittadini apprendessero l’esito della vicenda dalla stampa? Perché il sindaco si rifugia dietro alla frase “sono questioni giuridiche”? Forse, a governare ora la Provincia, ci sono i suoi riferimenti politici da salvaguardare?”

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