Sabato e domenica Italia zona arancione, le scuole superiori riaprono l’11

Sabato e domenica prossimi l’Italia sarà tutta in zona arancione. Lo ha deciso ieri sera il Consiglio dei Ministri.
La riapertura delle scuole superiori slitta all’11 gennaio e avverrà al 50%.
Elementari e medie riprendono il 7 come previsto.
Il decreto legge, approvato dal Consiglio dei ministri stabilisce inoltre per il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio 2021, il divieto, su tutto il territorio nazionale, di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma.
Saranno comunque consentiti, negli stessi giorni gli spostamenti dai comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.
Il testo del decreto legge conferma sino al 15 gennaio, nei territori inseriti nella cosiddetta “zona rossa”, la possibilità, già prevista dal decreto legge Natale, di spostarsi, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata della propria regione.
Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono. Ancora il testo rivede i criteri per l’individuazione degli scenari di rischio sulla base dei quali saranno applicate le misure previste per le zone “arancioni” e “rosse”.
Infine, per la somministrazione del vaccino contro il contagio da Covid-19, sono previste specifiche procedure per l’espressione del consenso alla somministrazione del trattamento, per gli ospiti di residenze sanitarie assistite (o altre strutture analoghe), che siano privi di tutore, curatore o amministratore di sostegno e che non siano in condizione di poter esprimere un consenso libero e consapevole alla somministrazione del vaccino.