Sanità a Mantova: posti letto in più e apertura dei presidi ospedalieri territoriali. Al via la petizione di Sinistra Italiana

L'ospedale Carlo Poma

MANTOVA – “Più posti letto negli ospedali e nelle rsa mantovane e l’apertura immediata dei promessi Presidio ospedalieri territtoriali  (Pot) e dei presidio socio sanitari (Pss)”. E’ questo, in sintesi, l’argomento della petizione poloare, che partirà a giorni, proposta dalla Sinistra Italiana e indirizzata a Regione Lombardia e, ovviamente, al suo presidente Roberto Fontana e all’assessore alla sanità Giulio Gallera.

“Se mettiamo a confronto la provincia di Cremona con la nostra provincia, pur avendo circa 50.000 abitanti in più, abbiamo circa 300 posti letto in Rsa in meno, costringendo cosi’ le famiglie a pagare il posto letto a mercato privato, pagandolo tra i 2500,00 e i 3300,00 euro al mese, impoverendo ancor di piu’ malato e famiglia di riferimento – spiega Fausto Banzi di Sinistra Italiana –
Stessa situazione per le Residenze Sanitarie Disabili, 120 posti a Mantova contro i 780 nell’intera provincia di Cremona.  I posti letto ospedalieri a gestione pubblica sono la metà di quelli cremonesi, ma sotto alla percentuale del 3 per mille, che invece ha Cremona.  Non è naturalmente una battaglia campanilistica ma una rivendicazione per cure piu’ umane, vicine ai propri affetti, oltre a costi piu’ moderati, anche se 1800,00 euro mensili sono troppi comunque. Chi ha una pensione così?  – dichiara Banzi -. Troppe famiglie si impoveriscono per pagare l’assistenza dei propri familiari. Già nel 2000 si contavano in circa due milioni di famiglie italiane che si impoverivano per avere a carico una persona non autosufficiente. Oggi la situazione economica è peggiorata, e la Regione Lombardia non ha piu’ aggiornato la quota sanitaria per i Sosia, quindi in realtà diminuendo la percentuale sul totale della retta, essendo questa costantemente aumentata. Invitiamo i consiglieri regionali, la giunta e il Presidente della Regione Lombardia a prendere in considerazione lo stato di sofferenza della nostra provincia e delle famiglie mantovane in primis, ma anche delle altre realtà regionali: aumentando la quota sanitaria per i ricoverati delle Rsa, ( non considerati malati) non aggiornata dal 2008”.