Sanità: al Poma una tac di ultima generazione. Riqualificazione anche per gli ambienti in Radiologia

MANTOVA Una Tac di ultima generazione che migliorerà la diagnostica radiologica, cardiologica e neuroradiologica dell’ospedale di Mantova con grandi vantaggi per i pazienti. L’apparecchiatura, del valore di 570mila euro, entrerà in funzione in questi giorni nella struttura di Radiologia ed è stata acquisita grazie a un programma regionale di sostituzione di macchinari obsoleti nell’ambito dell’imaging cardiologico.
In realtà, i professionisti di ASST la utilizzeranno per svariate prestazioni, alcune di nuova introduzione, altre già erogate ma effettuabili con tecniche migliorative. Tra queste, indagini di perfusione cerebrale, studi cardiologici, esami vascolari. Per quest’ultima funzionalità, ad esempio, la nuova Tac consentirà di distinguere le fratture dell’osso più recenti da quelle meno recenti, con risultati equiparabili alla risonanza magnetica, quindi preziosa nel caso in cui un paziente non si possa sottoporre a tale indagine. Un ulteriore ambito di utilizzo sarà quello della diagnostica interventistica offrendo possibilità di sistemi di scopia-tac.

L’innovazione

Una delle innovazioni più significative introdotte dal nuovo strumento è legata alla sensibile riduzione dei tempi di acquisizione delle immagini. Ciò renderà possibile lo studio di organi in movimento, come il cuore, nonché l’incremento del numero delle indagini eseguibili.
Un’altra peculiarità è la possibilità di ridurre l’irradiazione, grazie alla presenza di un software in grado di personalizzare la dose radiante a seconda del peso e dell’altezza del paziente; in questo senso gli esami saranno quindi meno lesivi per i malati e per gli stessi operatori.

La riqualificazione 

L’installazione del macchinario è stata accompagnata da un intervento di riqualificazione degli ambienti, destinato a migliorare il comfort dei pazienti e ottimizzare l’attività dei professionisti.
I lavori progettati e coordinati dalla Struttura Tecnico Patrimoniale ed eseguiti in collaborazione con la Fisica Sanitaria, per gli aspetti radioprotezionistici, hanno comportato una spesa complessiva di 120mila euro. La nuova Tac ha sostituito un’apparecchiatura datata e va ad affiancarsi ad altre due tac, che assicurano anch’esse prestazioni di ottimo livello, una collocata sempre nel reparto di Radiologia e l’altra in Pronto Soccorso.