Scoperto un anticorpo capace di bloccare i casi gravi di Covid

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È stato scoperto un meccanismo molecolare – ed un anticorpo artificiale ad esso associato – che può bloccare il meccanismo che rende il Covid 19 potenzialmente mortale. A scoprirlo un gruppo di ricercatori dell‘Università di Osaka in Giappone che hanno pubblicato i risultati delle loro attività sulla rivista PNAS.
Il meccanismo che è stato osservato interagisce con la cosiddetta ‘tempesta di citochine’ che è un fenomeno prodotto dall’infezione dal Sars-CoV2 che è responsabile delle crisi infiammatorie che sono state osservate in molti pazienti gravi con Coronavirus.
Le citochine sono un gruppo di piccole proteine che possono migliorare o inibire la risposta immunitaria del nostro corpo a infezioni, traumi e malattie come il cancro.
Uno dei loro ruoli principali è stimolare l’infiammazione, che avvia il processo di guarigione. Il problema è che l‘eccessiva stimolazione della risposta infiammatoria ha una serie di complicazioni dannose, che vanno dall’asma a gravi malattie autoimmuni.
Una di queste complicanze, chiamata sindrome da rilascio di citochine (CRS), è stata osservata in pazienti che soffrono di una risposta iperimmune a infezioni o traumi microbici e può portare a insufficienza multiorgano e persino alla morte.
“Nonostante si sappia quali citochine sono coinvolte, non esiste ancora un’immunoterapia specifica per la CRS e il trattamento è limitato alla terapia di supporto”, afferma Sujin Kang, l’autore principale dello studio. “Per comprendere meglio i meccanismi molecolari della patogenesi della CRS, abbiamo prima studiato i profili delle citochine di 91 pazienti con diagnosi di CRS associata a sepsi batterica, sindrome da distress respiratorio acuto o ustioni”.
Sorprendentemente, i pazienti di tutti e tre i gruppi avevano livelli elevati di citochine proinfiammatorie IL-6, IL-8, IL-10 e MCP-10, oltre a una proteina chiamata PAI-1, che causa piccoli coaguli di sangue nei vasi di tutto il corpo, compresi i polmoni. È importante sottolineare che l’aumento dei livelli di PAI-1 è associato a casi più gravi di polmonite, una causa comune di morte tra i pazienti COVID-19.
Poiché IL-6 era positivamente associato ai livelli delle altre citochine e PAI-1, i ricercatori hanno concluso che la segnalazione di IL-6 è cruciale per lo sviluppo di CRS a seguito di infezione o trauma e può svolgere un ruolo nella patogenesi di COVID- 19.
“L’esame dei profili delle citochine nei pazienti con COVID-19 grave – ha spiegato Tadamitsu Kishimoto, autore senior dello studio – ha rivelato un aumento dell’IL-6 nelle prime fasi del processo della malattia, causando il rilascio di PAI-1 dai vasi sanguigni. E’ interessante notare che i livelli di PAI-1 erano significativamente piu’ alti nei pazienti COVID-19 con grave impedimento respiratorio”.
Però, quando i pazienti con COVID-19 grave sono stati trattati con un farmaco a base di anticorpi monoclonali umani, che blocca la segnalazione di IL-6, i livelli di PAI-1 sono rapidamente diminuiti e i sintomi gravi della malattia sono stati alleviati. Il blocco della segnalazione di IL-6 potrebbe quindi rivelarsi utile per il trattamento sia della CRS che delle gravi complicanze respiratorie di COVID-19.

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