Screening sierologico, i primi risultati rilevano anticorpi nel 10% dei casi

Screening sierologico, i primi risultati rilevano anticorpi nel 10% dei casi

Primo giorno di screening sierologico in Italia. Il test rappresenta una procedura che dovrebbe consentire di stabilire chi è potenzialmente immune al coronavirus. Nei primissimi comuni dove è stato effettuato – come riporta il Corriere della Sera- il 10 per cento dei campioni è risultato positivo”. La regione che ne ha fatti di più è la Toscana: 80 mila in un programma di 140 mila verifiche mirate su medici, infermieri, Rsa e forze dell’ordine. Lunedì partirà lo screening di massa con altri 400 mila test. Il Veneto è pronto a partire con 70mila test, personale sanitario e dipendenti della Regione. Il Lazio ne dovrebbe fare 300 mila, a partire dai 60 mila su sanitari e forze dell’ordine.
Anche nei comuni lombardi dove sono partiti i test si confermerebbe il 10% dei campioni risultati positivi. I dati giungono da Cocquio Trevisago, in provincia di Varese, e da Robbio, nel pavese.
Due gli obiettivi dell’indagine epidemiologica: avere una mappatura sul territorio su quante persone hanno sviluppato gli anticorpi al sars-cov-2 e quanti hanno valori di immoglobulina “IGa“ e “IGm“ che indicano un recente contatto col virus, a differenza dei valori “IGg”, più lontani nel tempo: contatto sì, ma oltre i 15 giorni (e quindi probabilmente non contagiosi, a differenza degli altri valori).
Ieri ricordiamo i 64 sindaci della provincia di Mantova hanno inviato una lettera alla Regione e all’Ats Valpadana con cui chiedono test sierologici di massa per tutti i cittadini mantovani.

 

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