ROMA – Oggi in Senato nel corso dell’informativa, il ministro dell’istruzione Lucia Azzolina ha fatto il punto sul lavoro del Governo a pochi giorni dalla riapertura delle scuole.
“Siamo consapevoli del fatto che il rischio zero non esista, anche a scuola – riporta l’Ansa -. Proprio per questo sarà fondamentale il senso di responsabilità di ciascuno e il rispetto delle Linee guida e dei Protocolli emanati insieme alle competenti autorità sanitarie. Sono stati mesi, quelli appena trascorsi, di intenso lavoro. In campo non c’è stato solo il Governo. Il Parlamento ha svolto un ruolo determinante”
I FINANZIAMENTI
“Solo per la ripartenza di settembre -ha detto la ministra – abbiamo stanziato oltre 2,9 miliardi. Una cifra non banale. Nessun altro Paese europeo ha messo tante risorse sul capitolo ripartenza. E se consideriamo le risorse mobilitate da quando ho giurato come Ministra, a gennaio, parliamo di circa 7 miliardi che rappresentano, e credo che su questo davvero non si possa che essere tutti d’accordo, un segnale inequivocabile. La stagione dei tagli è stata archiviata. La Scuola torna al centro di investimenti. Puntiamo ad essere un Paese in cui l’Istruzione possa essere davvero motore di sviluppo, innovazione, ascensore sociale per i capaci e meritevoli, come sancito dall’articolo 34 della nostra Costituzione. L’Italia non deve essere più ‘fanalino di coda’ delle classifiche internazionali, ma protagonista nel panorama dell’Istruzione globale”.
UNITA’ POLITICA PER IL BENE DELLA SCUOLA
“La scuola ora chiede collaborazione, per il presente e per il futuro. Il 14 settembre non si gioca una partita tra opposte fazioni; non è un duello per dimostrare che la maggioranza di questo Parlamento e il Governo a cui essa dà fiducia siano peggio o meglio di quelli di altre democrazie. La scuola ha già riaperto le porte il primo settembre e non può essere terreno di scontro e campagna elettorale, soprattutto in questa fase. La scuola è uno dei pilastri del sistema democratico, è il pilatro. Abbiamo tutti il dovere di preservarla e di innovarla, per il bene del Paese
Tornare a scuola è prioritario, le scuole saranno pronte ad accogliervi. A voi chiedo fidarvi e si seguire poche e semplici regole. Il calendario scolastico è deciso dalle regioni da anni. Credo in generale che prima si inizia e meglio; è le scuole interessate dal voto sono meno della metà”.