Sempre più richieste di cremazioni da fuori, il forno di Mantova aumenta l’attività. A Bergamo l’esercito porta le bare fuori città

Sempre più richieste di cremazioni da fuori, il forno di Mantova aumenta l'attività. A Bergamo l'esercito porta le bare fuori città

BERGAMO – Probabilmente rimarrà come una delle immagini più scioccanti di questa emergenza sanitaria. Una fotografia di guerra che dovrebbe far capire davvero a tutti, se ancora ce ne fosse bisogno, che siamo nel pieno di una terribile guerra: quella contro il nemico invisibile più potente e distruttivo dell’ultimo secolo.
Una lunga colonna di mezzi militari ha percorso nella notte le strade di Bergamo trasportando fuori dalla città i feretri delle vittime del coronavirus che non trovano più posto nel cimitero maggiore della città perché i tempi delle cremazioni sono diventati troppo lunghi.
Le salme, una sessantina, sono state così trasferite in diversi impianti di altre città del nord Italia.
E anche a Mantova, di riflesso, è interessata da questo triste fenomeno in quanto sta accogliendo le richieste di imprese tra Milano e Bergamo che prima usavano l’impianto di Bergamo. E’ una nota della Tea a spiegare che: “l’impianto di cremazione di Mantova sta lavorando con più intensità avendo accolto un numero maggiore di richieste da altre province. La situazione in queste ore si è fatta più impegnativa ma è sotto controllo”.
Le immagini dei camion militari che portano le salme di malati di coronavirus in altre province hanno causato grande impressione e dolore sul web.  “Questa è una delle foto più tristi della storia del nostro Paese. Siamo italiani ed è in momenti come questi che tiriamo fuori il meglio di noi. Ne usciremo e lo faremo anche per loro” uno dei primi commenti arrivati su Twitter

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