Sermide, bomba a Moglia, zona rossa evacuata: famiglie accolte tra palasport e strutture del territorio

MOGLIA (SERMIDE E FELONICA)  – Un’evacuazione d’emergenza ha coinvolto nella serata di ieri circa 800 residenti nella frazione di Moglia di Sermide e Felonica, a seguito del ritrovamento di una bomba d’aereo risalente alla Seconda guerra mondiale. L’ordigno, una bomba statunitense da 250 libbre modello AN-M57 con sistema di attivazione a ritardo chimico AN-M123, è emerso il 29 aprile, durante degli scavi all’interno del cantiere di delocalizzazione dell’Impianto Idrovoro.
Il ritrovamento ha fatto immediatamente scattare l’allarme: la bomba, rimasta sepolta per decenni, è stata avvistata dall’operatore di una macchina escavatrice, che l’ha depositata delicatamente a terra prima di allertare le autorità.

Il giorno successivo, militari artificieri del Decimo Reggimento Genio Guastatori di Cremona hanno eseguito un’analisi dettagliata dell’ordigno, stabilendo che per la sua pericolosità era necessaria una massiccia evacuazione: la distanza di sicurezza è stata infatti calcolata in 1.264 metri sul piano orizzontale e 949 metri in verticale.

Evacuazione d’urgenza dalle 21 di ieri sera

L’ordinanza di evacuazione è entrata in vigore immediatamente nella serata di ieri, 30 aprile. Alle 21 Polizia Locale e Protezione Civile hanno iniziato a suonare ai campanelli delle abitazioni, casa per casa, per informare e far evacuare le famiglie residenti nella cosiddetta zona rossa. Questa comprende tutto il territorio abitato della frazione di Moglia, partendo dal confine con Borgocarbonara e spingendosi fino a lambire il comune di Castelnuovo Bariano, sull’altra sponda del fiume Po. La zona è stata completamente interdetta al traffico e chiusa ogni attività commerciale e pubblica. Bloccate anche le strade comunali e la provinciale che collega Sermide a Carbonara.

Accoglienza e solidarietà

Per fronteggiare l’emergenza, è stato allestito un centro di prima accoglienza presso il Palazzetto dello Sport di Sermide, con 86 brandine già operative e possibilità di espandere la capienza fino a 100 posti. Attualmente, circa 40 persone sono ospitate nella struttura, mentre altre hanno trovato sistemazione presso hotel, bed and breakfast e agriturismi della zona, che si sono subito messi a disposizione.
Anche la Parrocchia di Sermide ha dato il proprio contributo: due famiglie sono state ospitate presso la Casa del Lentoscorrere. Il parroco, don Giampaolo Ferri, ha raccontato che “diverse famiglie avevano inizialmente contattato la parrocchia per chiedere ospitalità, ma nel corso della notte si è attivata una grande rete di solidarietà con parenti e amici e quindi in molti hanno trovato una sistemazione presso quest’ultimi”.

Alcuni anziani allettati sono stati trasferiti all’ospedale di Pieve di Coriano.

Per quanto riguarda i pasti, sarà utilizzato il servizio mense scolastiche, che si occuperà della distribuzione sia presso il palazzetto che in altri eventuali punti di accoglienza.

A Moglia c’è una scuola dell’infanzia che rimarrà chiusa fino a quando non saranno completate le operazioni di brillamento dell’ordigno. 

Il sindaco Mestri: “Abbiamo consegnato le ordinanze di sgombero ma continuiamo a monitorare l’area”

Il sindaco Edoardo Mestri ha confermato che l’ordinanza resterà in vigore fino alle ore 16 di martedì 6 maggio, il tempo necessario per completare in sicurezza le operazioni di disinnesco.”Abbiamo dovuto agire in una situazione di estrema emergenza – ha dichiarato il primo cittadino – e, se inizialmente alcuni residenti hanno avuto difficoltà ad accettare l’idea di lasciare le proprie case, alla fine tutti hanno compreso che si tratta di una misura necessaria per la loro sicurezza”.
“Abbiamo consegnato le ordinanze a tutte le famiglie interessate, ma continuiamo a monitorare l’area, poiché alcune persone potrebbero essere state assenti durante le operazioni di notifica. L’intera zona è costantemente presidiata dalle forze dell’ordine“.
Mestri, che ringrazia gli Enti, Croce Rossa, Protezione Civile e tutti i soggetti che hanno contribuito per ad affrontare l’emergenza, ieri sera si è messo anche in contatto con il sindaco di Viadana Nicola Cavatorta per avere qualche consiglio su come intervenire. Viadana, si è infatti trovata in un’analoga situazione lo scorso dicembre, quando in un’area golenale del Po era stata ritrovata una bomba della Seconda guerra mondiale con le stesse caratteristiche di quella rinvenuta nella frazione di Sermide.

Contatti utili

Per qualsiasi necessità, è possibile rivolgersi direttamente al Comune di Sermide e Felonica o contattare i seguenti numeri:

📞 Centro Operativo Comunale: 0386 967083
📞 Protezione Civile: 366 3343472

Le autorità si scusano per il disagio causato alla cittadinanza, ma ribadiscono che ogni azione è volta esclusivamente alla tutela della sicurezza pubblica.

 

L’area di influenza dell’ordigno                                                                                                                                          

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