Shopping con carte di credito clonate, condannati tre cittadini rumeni

Ex funzionario della Procura a processo. L'accusa:

MANTOVA – Il colpo grosso avevano cercato di piazzarlo all’interno dell’Ipercoop La Favorita; ma l’acquisto di un costoso iPhone 5, era sfumato proprio all’ultimo, vale a dire quando la commessa si era accorta che qualcosa non andava al momento del pagamento. Con l’accusa di utilizzo di carte di credito clonate erano così finiti a processo tre cittadini rumeni. I fatti a loro ascritti risalivano al pomeriggio dell’11 ottobre 2012. La banda infatti dopo aver cercato di truffare alcuni negozi del centro commerciale, si era diretta al punto vendita di telefonia dell’Ipermercato. Una dipendente però dopo aver strisciato nel Pos la carta di credito aveva notato alcune anomalie e quindi, fiutando la truffa, aveva immediatamente avvisato la vigilanza interna. I tre intuendo a loro volta di essere stati scoperti si allontanavano in tutta fretta, tallonati da un addetto alla sicurezza, che nel frattempo aveva avvisato la questura. Nella circostanza però un paio si erano dileguati a piedi mescolandosi tra i clienti, mentre il terzo, dopo aver guadagnato l’uscita era stato visto allontanarsi a bordo di un’auto. Poco dopo era stato scoperto che il gruppetto aveva fatto in tempo a colpire anche nel negozio di telefonia Retail sempre all’interno dello stesso centro. Il copione era stato sempre il medesimo ma purtroppo l’sms del gestore del Pos che avvisava di un pagamento con carta clonata era arrivato in ritardo, giusto il tempo di permettere agli stranieri di svignarsela con un Samsung Galaxy S3. La polizia dopo aver acquisito i filati delle telecamere di sorveglianza era riuscita ad identificarli. Questa mattina l’epilogo giudiziario della vicenda. Conclusa l’istruttoria dibattimentale i tre sono stati condannati a poco meno di due anni di reclusione ciascuno.

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