Si accelera sulla vaccinazioni a domicilio con 170 medici di base e gli Usca: interesseranno il 10% degli over 80

Si accelera sulla vaccinazioni a domicilio con 170 medici di base e gli Usca: interesseranno il 10% degli over 80

MANTOVA – La vaccinazione domiciliare accelera nel mantovano. Dopo la sperimentazione partita nelle scorse settimane a Viadana e a Volta Mantovana, in questi giorni sono iniziate le operazioni in modo più capillare grazie ai circa 170 medici di famiglia su 267 che hanno dato la disponibilità a somministrare il vaccino a domicilio per tutti coloro che hanno problemi di deambulazione e che rappresentano il 10% della fascia degli ultraottantenni.
E’ Cecilia Donzelli, Direttore facente funzioni dell’Unità operativa complessa Cure primarie e continuità assistenziale dell’Ats Val Padana, a spiegare che “c’è stata un’adesione molto alta da parte dei medici di medicina generale nel mantovano alla vaccinazione domiciliare che è tra l’altro parecchio complessa come organizzazione. Asst infatti predispone i flaconcini dei vaccini e li manda ai poli vaccinali periferici (quelli per intenderci dove si sono sempre effettuate le vaccinazioni pediatriche o la vaccinazione antitetanica, a Mantova ad esempio in via Trento). Qui i medici di famiglia si recano a prenderli, poi rientrano sui propri territori dove organizzano la vaccinazione domiciliare”.
“Il siero che viene utilizzato per quest’ultima è quello di Moderna il cui flaconcino contiene dieci dosi. Da quando quest’ultimo viene aperto ci sono sei ore di tempo per consumarlo. Il medico deve quindi fare un’attenta programmazione tenendo conto che per ogni vaccinazione ci vuole circa una mezz’ora, tra l’atto vero e proprio della somministrazione, il tempo di compilazione del consenso informato e quello di osservazione della persona dopo l’inoculazione” continua Donzelli che spiega anche come “alcuni medici operino da soli, altri abbiano invece preferito farlo in coppia con un collega”.
E per i pazienti di quei medici di famiglia che non hanno aderito? “Nessun problema, il servizio è garantito per tutti e ci si sta organizzando con i medici Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) di Ats ma dovrebbero entrare in campo anche medici e infermieri ospedalieri” continua la dottoressa Donzelli.
Intanto l’ultimo dato della vaccinazioni over 80 nel mantovano relativo a un paio di giorni fa segna che è stata somministrata almeno la prima dose all’86-87% degli anziani.