MANTOVA – Solidarietà da più fronti e la promessa di un impegno concreto per non lasciare soli i lavoratori della Corneliani. Così stamani si sono espressi i rappresentanti di istituzioni, associazioni e anche alcuni personaggi del mondo della politica.
Tra questo il presidente della Provincia Beniamino Morselli e il consigliere con delega al lavoro e capogruppo Francesca Zaltieri che dichiarano: “solidarietà e vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori della Corneliani e totale disponibilità dell’Amministrazione Provinciale all’assistenza nella gestione della difficile vertenza che si è aperta nell’azienda tessile e a perseguire ogni iniziativa volta a scongiurare scelte penalizzanti per il personale altamente specializzato dell’azienda tessile virgiliana”.
Tra i primi già ieri ad intervenire e a dichiarare la propria solidarietà ai lavoratori dello stabilimento tessile è stato il sindaco Mattia Palazzi che si è anche subito messo in contatto con il Ministero dello Sviluppo Economico. Domani mattina il primo cittadino sarà in assemblea con i lavoratori.
E intanto i deputati mantovani Anna Lisa Baroni di Forza Italia e Andrea Dara della Lega hanno depositato in Commissione Attività produttive alla Camera una mozione a risposta orale al Ministro dello Sviluppo Economico con la quale si chiede se il Ministero non ritenga opportuno convocare un tavolo di confronto con la proprietà dell’azienda, la rappresentanza dei lavoratori e le istituzioni locali per individuare ogni strumento utile che possa coniugare il rilancio dell’impresa con la gestione non traumatica delle ricadute sull’occupazione.
Anche il deputato dei Cinque Stelle Alberto Zolezzi interviene e dice: “vista la crisi del tessile e la notizia odierna dei 130 posti in bilico a Corneliani, viste le difficoltà di Progest a lavorare in maniera sostenibile, mi interfaccerò con Regione Lombardia per rivalutare la questione area di crisi per il nostro territorio”
Durissimo con la proprietà dell’azienda è Emanuele Bellintani,di eQual e Potere al Popolo, che dichiara: ” la crisi dello storico marchio Corneliani è la conseguenza di precise scelte gestionali. Proprietà e fondo estero hanno colpe evidenti nella crescita del buco da 12 milioni di euro: è inaccettabile che i loro fallimenti ora vengano “ristrutturati” sulla pelle di 130 operaie e impiegati che ogni giorno fanno andare avanti l’azienda e a cui diamo massima solidarietà”.
Interviene ed è durissimo soprattutto nei confronti del sindaco anche il candidato della Lega alle prossime elezioni comunali Stefano Rossi che ricorda come da giugno si sapesse della crisi della Corneliani e rivolto a Palazzi dice: ” dia solidarietà ma non faccia promesse che non potrà mai mantenere. Inutile pensare o fare credere di riuscire a chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati. La verità è che tutti sapevano ma nessuno ha mosso un dito e ora è troppo tardi. Un altro colpo al cuore e una ferita che colpisce l’intero tessuto sociale in una città che ha pagato già un prezzo molto salato e continua a pagarlo”.