Spostamenti non giustificati, facoltose signore di Mantova multate al lago Pianozes vicino a Cortina

Spostamenti non giustificati, facoltose signore di Mantova multate al lago Pianozes vicino a Cortina

MANTOVA – Che molti mantovani abbiano la seconda casa a Cortina d’Ampezzo, è noto, per alcuni di loro e addirittura la casa di residenza anche se ci passano solo il tempo delle vacanze invernali e estive. E proprio le seconde case della “regina delle Dolomiti” sono al centro in questi giorni di moltissime polemiche tra gli abitanti di Cortina d’Ampezzo, Sui social locali si rincorrono le accuse verso i tanti vacanzieri che avrebbero aperto le lussuose case delle vacanze nei giorni prima di Pasqua ma le accuse sono dirette anche alla forze dell’ordine ree, a detta degli ampezzani, di aver fatto poco o nulla per impedire tutto ciò.
Qualcuno per la verità multato lo è stato vero è che tra le notizie c’è anche quella di alcune signore molto danarose di Mantova che avrebbero fatto addirittura una gita al Lago di Pianozes, incantevole specchio d’acqua a 6 chilometri da Cortina. Gita che però sarebbe costata loro la multa proprio in virtù dei controlli contro gli spostamenti ingiustificati.
La notizia è stata riportata ieri dalla pubblicazione web Dagospia ma a quanto pare a Cortina la vicenda della multa alle facoltose signore mantovane rimbalza già da qualche giorno, anche perchè si dice siano delle habituè molto conosciute negli esclusivi circoli della nota località turistica.
Le mantovane pare però che siano in affollata compagnia vero è che i residenti denunciano decine di case con gli infissi che improvvisamente sono stati aperti, e Suv comparsi la notte nelle strade della cittadina. “Se tutti se ne sono accorti perchè non fare i controlli?” scrivono i residenti sui social? “Forse perchè le case aperte sono quelle dei potenti o presunti tali” ribatte qualche altro. Tutto questo mentre i residenti sarebbero guardati a vista. Un’accusa ovviamente respinta dal commissariato locale che evidenzia anche come non si possa entrare nelle case private per i controlli.
Secondo le forze dell’ordine molta gente comunque era già arrivata per Carnevale e poi si è fermata.
Intanto gli ampezzani rilanciano accusando anche i ricchi vacanzieri di non rispettare le norme anti assembramento organizzando cene, con fiumi di champagne, e partite a carte come se niente fosse. E proprio ai vacanzieri viene addossata la colpa del numero elevato dei contagi che si registra nella località alpina. “Fino al 7 marzo – dicono alcuni residenti le cui dichiarazioni sono state riportate da Yahoo finanza – c’era pieno di persone. Tante famiglie con bambini, alberghi e ristoranti stracolmi e nessun rispetto della distanza di sicurezza. “Mi dispiace – dice una signora – soprattutto perché ci sono andati di mezzo gli ampezzani, i vacanzieri provenienti dalle zone rosse ci hanno impestato”.