Stop treni Svizzera-Italia, assessore Terzi: “Governo rimedi al danno arrecato ai lombardi”

A partire da domani, 10 dicembre, fino a nuovo avviso le Ffs e Trenitalia interrompono i collegamenti tra Svizzera e Italia. Le Ferrovie evetiche hanno spiegato che l’interruzione dei collegamenti è legata all’impossibilità di soddisfare i requisiti richiesti dal governo italiano attraverso il Dpcm come l’obbligo da parte dei passeggeri di essere dotati di un attestato di risultato negativo del test anti Covid e di un certificato di lavoro. E non ultimo la difficoltà di misurare la febbre sul treno. Tale provvedimento, deciso come detto dalla Ffs, ha sollevato non poche polemiche soprattutto da parte di Regione Lombardia. “L’interruzione dei treni tra Italia e Svizzera, annunciata dalle Ferrovie elvetiche, è figlia di un pasticcio determinato dall’ultimo Dpcm che introduce norme eccessivamente burocratiche per i viaggiatori in ingresso dalla Svizzera. È necessario che il Governo rimedi nel più breve tempo possibile al danno arrecato ai lombardi e in particolare ai frontalieri”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, annunciando una lettera al Ministero dei Trasporti. “Scriverò al ministro per chiedere interventi rapidi. È del tutto evidente che il Governo abbia emanato delle norme senza valutare le ricadute concrete, e gravi, per i lombardi”.