Tanto entusiasmo tra gli ultraottantenni al Poma per la vaccinazione: “E’ una liberazione”

MANTOVA – Era un’atmosfera di entusiasmo quella che questa mattina si respirava negli ambulatori vaccinali dell’ospedale Carlo Poma tra gli ultraottantenni chiamati per sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid nella prima giornata in cui sono partite le somministrazioni dei vaccini in Lombardia per la popolazione più anziana. Molti erano accompagnati dai familiari ma tanti anche quelli arrivati da soli. “Finalmente è arrivato il nostro turno” dicevano in diversi “è una liberazione”
Ce ne erano un po’ di tutte le età dagli ultracentenari ai più giovani della classe 1941. E tra le primissime la signora Maria Baccolo, 103 anni, che risiede a Mantova anche se ora vive quasi sempre con la figlia a Milano da dove è arrivata per farsi vaccinare.
Maria nasce a Salò e arriva nel mantovano nel 1942 quando si sposa e va a vivere col marito a Quistello dove rimane per molti anni prima di trasferirsi nel capoluogo.
Le chiediamo “contenta di essere tra i primissimi anziani a vaccinarsi a Mantova?”

Intervista signora Maria Baccolo

Anche Romano Arioli, vice coordinatore provinciale di Forza Italia, è tra gli over 80 chiamati questa mattina, pure lui convintissimo di come la vaccinazione rappresenti un passaggio determinante. E tra chi è stato chiamato c’è anche il dottor Antonio Parma, per tanti anni primario dell’urologia del Poma e oggi direttore sanitario di Villa al Lago. Parma ha 87 anni ma è al Poma chiamato non tra gli ultraottantenni ma tra gli operatori sanitari che devono sottoporsi al vaccino. Con lui affrontiamo proprio un discorso medico su vaccino e varianti

Intervista Antonio Parma, Direttore sanitario Villa al Lago

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