Trenord taglia il 20% delle corse sulla Milano-Mantova. Bertolini (Utp): “Atteggiamento miope”

MANTOVA – Secondo i nuovi orari, in vigore dal 4 maggio prossimo, Trenord ha tagliato quattro corse delle corse sulla linea Milano-Mantova, pari ad un 20% del totale. Questa decisione ha sollevato parecchie perplessità tra gli utenti, dal momento che, con un minor numero di treni e mantenendo invariata l’utenza, potrebbero esserci grossi problemi ad attuare le misure di distanziamento. “Un atteggiamento miope di un’azienda, Trenord – dice Andrea Bertolini della segreteria regionale Utp Lombardia – che ormai fa di testa sua, ribaltando il concetto per il quale dovrebbe essere la Regione a dare gli input corretti. Questa decisione non tiene conto dell’emergenza e dell’isolamento in cui mette i pendolari. Sono stati tagliati convogli fondamentali, come quelli delle 6.12 e 20.41 da Mantova, mentre da Milano è stato cancellato uno dei più frequentati, quello delle 17.15, e un altro importante treno come quello delle 19.15. Non sappiamo nemmeno come riusciranno a gestire la situazione, visto che sono state scaricate grosse responsabilità sul personale. Dovrebbe essere quest’ultimo infatti a contare il numero di passeggeri su un convoglio, cosa impossibile, per garantire le norme di distanziamento attuate per contenere il Covid. Ora, a parziale retromarcia, ci dicono che è sufficiente viaggiare con mascherina e guanti: non si capisce quale sia l’atteggiamento da tenere” conclude Bertolini.

NESSUNA VARIAZIONE SULLE ALTRE TRATTE CHE PERCORRONO IL MANTOVANO

Nessuna variazione, invece, per le tratte Mantova-Verona, Mantova-Modena e Mantova-Monselice: “In questo caso – osserva Bertolini – Trenitalia non ha attuato una scrematura del servizio, a differenza di Trenord”.

FRECCIARGENTO A FORTE RISCHIO SOPPRESSIONE DEFINITIVA. “CHIEDEREMO AL MINISTRO DI VALUTARE IL RIPRISTINO DEGLI INTERCITY”

A forte rischio taglio definitivo il Frecciargento per Roma, già dal prossimo giugno: “Un treno che è nato sotto una cattiva stella – conclude Bertolini -: i prezzi troppo cari (a volte anche 80-85 euro per i tagliandi di sola andata), scoraggiano l’utenza all’utilizzo. Questo convoglio spesso è quasi vuoto fino a Modena, l’impressione è che lentamente verrà soppresso. Per l’utenza mantovana occorrerebbe – lo chiederemo presto al ministro De Micheli – ragionare sul ripristino dell’Intercity da Verona a Napoli, e di un Bolzano-Lecce per quanto concerne le linee che percorrono la riviera adriatica”.