CASTIGLIONE – Saranno tante le iniziative che Castiglione ha intenzione di intraprendere in memoria della giovane Yana Malayko, la 23enne vittima di femminicidio trovata morta il 1° febbraio in zona Valle. Ad annunciarlo lo stesso Comune in occasione dell’8 marzo. Sarà posata una panchina rossa in un’aiuola di piazzale Resistenza, dove la giovane lavorava e dove è stata uccisa. Inoltre il sindaco Enrico Volpi ha annunciato l’istituzione di un riconoscimento, da attribuire ogni 25 novembre, in occasione della giornata contro la violenza di genere, alla migliore iniziativa formativa e di sensibilizzazione sul tema con attenzione al mondo della scuola. Intanto ieri – come riporta l’edizione odierna della Voce di Mantova -, alla presenza dell’avvocato della famiglia Angelo Lino Murtas e del criminologo Gianni Spoletti, sono stati svolti altri esami scientifici per chiarire ogni aspetto del femminicidio: la ragazza, dopo essere ferita a morte e chiusa nel trolley, sarebbe stata caricata in auto da più persone. Quindi l’assassino potrebbe avere avuto dei complici: per il momento si tratta solo di ipotesi. I Ris hanno inviato tracce ematiche e biologiche che potrebbero identificare altri soggetti coinvolti nella vicenda. L’eventualità che il corpo di Yana sia stato spostato da più persone, è avvalorata dal fatto che il trolley non ha toccato i bordi dell’abitacolo dell’auto su cui sarebbe stato caricato. Difficile dunque per una persona di corporatura media spostare in quel modo un peso di circa 60 kg. Rilevate per le analisi anche le tracce sulla pellicola in plastica usata per avvolgere il trolley, una coperta in pile e un lenzuolo a strisce. Esami anche sulle tracce trovate su federe e asciugamani e sul maglione e sui pantaloni di Yana: indumenti, questi ultimi, che la ragazza indossava quando è stata uccisa. Domani il prelievo delle tracce sull’auto e sugli indumenti che erano stati sequestrati a Dumitru Stratan, ex di Yana accusato del femminicidio.
