ROVERBELLA – Rinvenuti 24 contenitori di plastica (tank) – di capacità pari a 1.000 litri – contenenti gasolio agricolo per un totale di 24mila litri, trasportato senza alcuna idonea documentazione ma solo con un DDT (Documento di trasporto) relativo a prodotti ortofrutticoli, documento che riportava peraltro l’attestazione di avvenuta consegna
della merce al destinatario. Questo quanto trovato in autoarticolato, adibito alla refrigerazione alimentare, nel corso di un’attività di servizio volta alla repressione delle violazioni nel settore degli oli minerali dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Mantova.
I finanzieri procedevano, pertanto al sequestro dei contenitori, in virtù degli artt. 49 comma 1 e 40 comma 1 del D.Lgs 504/1995 (sottrazione al pagamento dell’accisa). Il trasportatore, titolare di una società di autotrasporti con sede in provincia di Verona, veniva, invece, denunciato alla Procura della Repubblica per i reati di cui agli articoli precedenti, per aver trasportato, senza la prescritta documentazione, 24.000 litri di gasolio ad uso agricolo; con l’aggravante prevista dall’art. 40, comma 4, del D.Lgs. 504/95, che prevede la reclusione da 1 a 5 anni, poiché la quantità trasportata è pari ad oltre 20 tonnellate.
Il trasportatore aveva caricato il prodotto da un’azienda agricola non molto distante, per utilizzarlo in un uso non consentito, risparmiando sul costo del carburante. L’accisa sul
gasolio agricolo, infatti, è più bassa di quella per autotrazione (circa 80% in meno), ma l’uso deve essere agricolo. Nei guai anche i titolari dell’azienda agricola denunciati per concorso nei suddetti reati, per aver ceduto il carico per lo più in nero.
Sequestrato l’autoarticolato utilizzato per commettere il reato e, in ogni caso, non idoneo al trasporto di gasolio. La Procura della Repubblica di Mantova
disponeva la convalida del sequestro nonché l’effettuazione di ulteriori indagini finalizzate
all’individuazione di altri elementi probatori, all’esito dei quali la stessa Procura richiedeva
ed otteneva dal GIP il sequestro preventivo del carburante e del veicolo.
Dopo aver ottenuto l’esito delle analisi effettuate dal laboratorio dell’Agenzia delle Dogane
e dei Monopoli di Milano, dalle quali è emerso che il prodotto in questione è effettivamente
classificabile come gasolio, si procedeva a notificare al predetto autotrasportatore diversi
verbali di contestazione relativi a violazioni previste dall’art. 168 del Codice della strada, tra
cui: trasporto di merci pericolose senza la prescritta documentazione; trasporto di gasolio con automezzo non munito di pannelli di segnalazione di colore arancione; trasporto senza idonea documentazione di accompagnamento. Si procedeva, quindi, al sequestro amministrativo del mezzo, alla sospensione della carta di circolazione, alla sospensione della patente di guida ed alla decurtazione di 30 punti.
Il gasolio sequestrato è stato consegnato al Comando dei Vigili del Fuoco per essere utilizzato dai dipendenti reparti per finalità di servizio (la legge permette, infatti, l’utilizzo di tale tipo di prodotto anche prima della confisca). Anche l’autoarticolato potrà essere utilizzato dai reparti dei Vigili del Fuoco o per finalità di protezione civile ma dopo la confisca, cioè qualora all’esito del processo verranno confermate le tesi accusatorie.