MANTOVA – Sono tre i mantovani rientrati dalla Gran Bretagna nelle scorse settimane, e sottoposti quindi subito a tampone, risultati positivi alla variante inglese. Non appena rientrati da oltremanica, tutti i viaggiatori sono stati messi in isolamento proprio per evitare il possibile pericolo di trasmissione di questa variante molto preoccupante per la sua contagiosità ma non per la pericolosità.
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta di Mantova sono stati sottoposti a tampone tutti coloro rientrati dal Regno unito a Mantova e a Cremona: in totale 250 persone. Dai tamponi sono emerse ventidue positività ma solo in dieci casi è stata riscontrata la variante inglese: tre mantovani e sette cremonesi. Altri diciotto tamponi positivi rilevati su sedici mantovani e due cremonesi sono attualmente sotto esame per scoprire se la positività è associabile a un’altra variante, quella brasiliana.
A parte le persone rientrate dalla Gran Bretagna al momento però la variante inglese non sembra essere stata riscontrata in altri tamponi mentre in ben nove tamponi su dieci esaminati dal Policlinico San Matteo di Pavia sarebbero state riscontrate mutazioni del virus già individuate nei tamponi in Veneto. Anche quest’ultime varianti hanno una contagiosità molto elevata come dimostrano del resto i dati di gennaio del contagio nella provincia mantovana che continua a rimanere quella più colpita dal virus in Lombardia, con percentuali tra l’altro di nuovi positivi ben più altre rispetto al resti della regione (vedi: Da inizio anno Mantova al primo posto per contagi in Lombardia un giorno su due)