Viadana, tolleranza zero contro il virus. Il Comune vara un’ordinanza con misure ancora più ferree

VIADANA – Nuove restrizioni da parte del primo cittadino di Viadana Alessandro Cavallari. Un’ordinanza che vede come oggetto “ULTERIORI MISURE IN MATERIA DI CONTENIMENTO DELL’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID -19”. Sono tanti i contagi e i decessi nel viadanese. 64 i contagiati fino a ieri sera, ed è così che il sindaco ha deciso di prendere provvedimenti ancor più ristrettivi, per tuttelare l’intera comunità.

Fino al 3 aprile a Viadana, continuerà il divieto assoluto di assembramento, come nel resto d’Italia, e la distanza di almeno un metro tra una persona e l’altra. Ma questo è solo l’incipit dell’oridnanza fresca di stamani. Parziale chiusura al pubblico di parchi e giardini pubblici, chiusura al pubblico dei cimiteri comunali, anche se saranno ovviamente garantiti i servizi di trasporto, inumazione e tumulazione, insieme all’estremo saluto da parte dei familiari, in forma strettamente privata.

E ancora, divieto di transito a piedi o in bicicletta sulle sommità arginali dei fiumi Po e Oglio nell’ arco dell’intera giornata, fatta eccezione per i soggetti che potranno utilmente dimostrare di avere le valide motivazioni previste. Divieto di utilizzo delle piste ciclabili durante l’intero arco della giornata e puntuale disciplina delle “comprovate esigenze primarie”.

La gestione quotidiana degli animali domestici, ossia passeggiata ed espletamento dei bisogni fisiologici, invece potranno avvenire dalle ore 00,00 alle ore 24.00 di ogni giorno, ma a condizione che si svolgano nelle immediate vicinanze dall’abitazione del proprietario dell’animale, ovvero a una distanza a piedi di 250 metri. Chiusi i distributori automatici di bevande e alimenti, chiusi gli autolavaggi.

Sospesi i mercati settimanali su tutto il territorio, compresi i generi alimentari e sospese anche le attività di vendita ambulante itinerante. Infine, sarà possibile fare attività fisica dalle ore 6 alle ore 8 e dalle ore 16 alle ore 18 di ogni giorno, ma esclusivamente fuori dai centri abitati.

Misure ferree, quelle di Viadana. “Non potevamo imporre l’obbligo totale di non fare attività fisica, spero le persone non si ammucchino in queste fasce d’orario stabilite, perchè sono prettamente quelle lavorative – spiega il primo cittadino Cavallari -. Ci appelliamo anche al buon senso dei cittadini. E’ chiaro che non si poteva vedere gente correre e camminare a tutte le ore del giorno vista la gravità della situazione”.

E il sindaco avverte che in caso di mancata ottemperanza agli obblighi dell’ordinanza, si procederà immediatamente alla denuncia all’autorità competente per l’accertamento delle responsabilità ai sensi dell’art. 650 del codice penale. “E’ una decisione che è stata presa a malincuore, ma bisognava fare di più, i numeri spaventano e siamo un grosso comune. Sarebbe stato meglio non arrivare a questa ordinanza, ma è stata assolutamente necessaria”, conclude il sindaco.