Vittime sul lavoro, davanti al Tribunale una panchina bianca per dire basta

MANTOVA – Un panchina bianca, un casco giallo, una targa commemorativa che riporta una frase del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ” Per dare voce alla vittime sul lavoro. Qualsiasi incidente sul lavoro è infatti intollerabile, e anche una sola vittima infligge al corpo sociale una ferita non rimarginabile”.

E’ stata inaugurata questa mattina alla presenza delle autorità cittadine e dei rappresentanti sindacali, davanti al Tribunale di Mantova la panchina bianca di Ats Valpadana dedicata alle vittime sul lavoro.

“Le vittime sul lavoro sono troppe, anche solo una è già troppa – commenta Ida Ramponi – Direttore Generale Ats ValPadana – questa panchina vuole testimoniare la collaborazione attiva che c’è tra Ats Valpadana e le forze dell’ordine e l’approccio deve essere quello dell’educazione, della formazione, dell’informazione perchè i numeri tendano a zero, non solo controllo, quindi, ma collaborazione perchè le cose migliorino”.
Come si può fare? come cambiare la mentalità che vede ancora l’investire in sicurezza come un costo?
“Con la presenza, l’educazione e la formazione e con l’attenzione al fatto che spesso adesso i lavoratori sono stranieri per cui la cultura della sicurezza deve essere differente, dobbiamo stare vicino alle imprese e lavorare con le associazioni di categoria, gli industriali i cantieri,  lavorando sugli appalti stando vicino alle aziende sui luoghi di lavoro”.

In questa giornata sono state ricordare le vittime sul lavoro dal 2010 al 2024 sul territorio della provincia di Mantova. Ecco allora scanditi i nomi di coloro che sono stati purtroppo protagonisti di infortuni mortali.

MOSSINI ANGELO, 53 anni, agricoltore deceduto il 21 luglio 2010, si inserisce in una macchina al fine di ripararla, rimane stritolato all’interno.
AMEDEA RENNA, 58 anni, operaia deceduta il 23 luglio 2011, investita da un carrello elevatore a causa della visibilità ostruita dalla merce trasportata
TOLLIO E CLAUDIO BORTOLO, padre e figlio di 83 e 58 anni, agricoltori deceduti il 3 settembre 2013 e il primo gennaio 2024 a causa della medesima dinamica, schiacciati da una rotoballa nella loro azienda.
GRECO DONATO, 56 anni, operaio deceduto il 4 marzo 2020, mentre dirigeva il traffico nonostante utilizzasse tutti i dispositivi di protezione individuale
TONN LOOSE ALEXSANDRO, 31 anni, operaio deceduto il 13 giugno 2022, cade dal ponteggio durante il suo primo giorno di lavoro privo di regolare contratto
MARANGONI MAURA, 60 anni, operaia deceduta il 15 maggio 2023 colpita alla gola da un frammento di metallo staccatosi da un pezzo in lavorazione.
ABDULLA BISKU, 58 anni, operaio deceduto il 16 aprile 2024 a causa del cedimento di un travetto cadeva da un’altezza superiore a tre metri.

“Ats ha messo in piedi un’importante attività congiunta di collaborazione con tutte le forze dell’ordine – ha commentato il Prefetto Gerlando Iorio – questa panchina serve a ricordarci due cose: la prima è chi è caduto sul lavoro, la seconda è un monito al fatto che dobbiamo fare di più”.

“Dobbiamo sfatare il mito che le scorciatoie portano a risultati più rapiti e migliori – ha detto in presidente del Consiglio Comunale Massimo Allegretti – perchè non si può prescindere dalla sicurezza e da  rispetto delle regole. Da qui la necessità di prevenzione, cultura e azioni repressive, auspicando ad una maggiore responsabilità sia da parte dei datori di lavoro che dai lavoratori”.

“Mi si è gelato il sangue a sentire l’elenco dei nomi degli infortuni nel mantovano – commenta Giulio Tamburini, procuratore capo – ogni lavoratore ha il diritto di tornare a casa dopo una giornata di lavoro, stanco, ma integro. Ringrazio Ats per la sua attenzione e per le sue attività nella speranza che non ci sia più un altro elenco come questo”.

“Ho lavorato per anni come giudice del lavoro – ha spiegato il presidente del Tribunale di Mantova,  Massimo De Luca – per cui sono molto sensibile su questo tema, parliamo di infortuni mortali, ma ci sono anche altri infortuni che anche se non mortali lasciano menomazioni che cambiano per sempre la vita delle persone – il mio appello è quello di non abbassare mai la guardia, perchè l’abitudine nel fare un lavoro e la sicurezza possono tradire. L’attenzione deve essere sempre massima”.

“Anmil è sempre in prima linea per queste iniziative – ha detto Giuseppe Cucarollo – Presidente Anmil Mantova che ha collaborato con Ats per il progetto della panchina – noi continueremo ad impegnarci su tutti i fronti anche se ci auguriamo di poter fare sempre di più”.

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