Al Conservatorio oggi conferenza-concerto in omaggio a Narciso Sabbadini

MANTOVA – Oggi pomeriggio alle ore 17:30 presso l’Auditorium del Conservatorio “Lucio Campiani” di Mantova, nell’ambito della rassegna “I Mercoledì del Conservatorio” si terrà la conferenza – concerto Le liriche per voce e pianoforte di Narciso Sabbadini conservate nel Fondo Sabbadini della Biblioteca.

L’appuntamento, che vede al centro la figura del compositore, violinista e didatta mantovano Narciso Sabbadini, è curato dal personale della biblioteca “Luigi Gatti” del Conservatorio, Sandra Martani e Davide Montaldi per quanto riguarda l’approfondimento documentale, e dal M° Nicola Sfredda, con alcuni suoi allievi della classe di Pratica del Repertorio Vocale e Accompagnamento pianistico (Lorenza Golini, soprano, Ma Yizheng, tenore, Wang Chenyang, baritono, Gianmarco Carnazza e Rosario Sollazzo pianoforte, per la realizzazione della parte musicale.
L’evento prevede anche il ricordo, da differenti angolature, del m° Sabbadini da parte di due figure del Conservatorio che lo hanno conosciuto personalmente, uno, il m° Giordano Fermi, in qualità di docente, l’altro, il m° Federico Mantovani, di allievo di composizione. L’ingresso è libero.

Narciso Sabbadini, nato a Casalmoro nel 1912, è stato un prolifico compositore di un centinaio di opere di musica sinfonica, da camera e per strumento solista, musica vocale sacra e profana, tra cui spiccano due opere, Cecilia e Agnese Visconti Gonzaga, e un oratorio, La Divina Provvidenza, scritto per la canonizzazione del sacerdote veronese don Giovanni Calabria ed eseguito in prima assoluta al teatro Filarmonici di Verona il 21 aprile 1999. La composizione lo ha accompagnato per tutto l’arco della sua vita, l’ultimo suo lavoro datato, conservato in biblioteca è del 2002, ma la sua indole schiva non lo ha mai indotto a pubblicare, per cui tutta la sua produzione resta inedita. Egli, inoltre, si è tanto prodigato per la musica a Mantova. Dopo aver insegnato al Conservatorio di Parma, è stato docente a Mantova di Armonia e contrappunto e dal 1954 anche direttore dell’Istituto musicale. È stato lui a portare la Scuola di musica a diventare Conservatorio statale quale è oggi e a guidarlo per oltre trent’anni.

 

 

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