Anna Foglietta e Paola Minaccioni l’8 marzo al Teatro Sociale con “L’Attesa”

MANTOVA – Anna Foglietta e Paola Minaccioni in scena al Teatro Sociale di Mantova con lo spettacolo “L’Attesa”, di Remo Binosi per la regia di Michela Cescon. L’appuntamento è in programma per martedì 8 marzo, giorno della Festa delle Donne, alle ore 21.

“La ricorrenza della festa delle donne rappresenta una fortunata coincidenza con la proposta di uno spettacolo che vede in scena due grandi attrici del panorama teatrale e cinematografico italiano come Anna Foglietta e Paola Minaccioni dirette da un’altra figura di spicco come Michela Cescon, impegnate su un testo che affronta una tematica estremamente femminile con grande delicatezza e profonda sensibilità”, spiega Raffaele Latagliata, Direttore artistico della Stagione di Prosa. 

Il dramma de “L’Attesa”, raccontato con freschezza ed erotismo, racconta di due donne che, nel Veneto del ‘700, vengono allontanate e rinchiuse per nove mesi per nascondere una gravidanza. Durante questa clausura forzata, tra le due donne nasce una relazione non soltanto di amicizia, ma anche fisica, emotiva, sentimentale. Sul palco Anna Foglietta e Paola Minaccioni, due attrici molto amate dal pubblico, per la prima volta insieme danno voce e corpo alla nobildonna Cornelia e alla serva Rosa. I temi affrontati sono sensibili e toccanti: femminilità, desiderio, amicizia, amore, maternità, piacere, lealtà sono aspetti attraverso i quali si racconta di una clausura che, nell’impossibilità ad uscire, materializza un’idea teatrale che in questo periodo storico è particolarmente sentita e reale.
Il testo de “L’Attesa” è contemporaneo e universale, con cambi di registro narrativo che passano dalla commedia al dramma, dal noir fino a sfiorare la tragedia, e che ne evidenziando il linguaggio sorprendente e originale, con una naturale vis comica paragonabile a quella dei testi di Goldoni e di Eduardo.

“Il tema fondamentale al’’interno di questo spettacolo -afferma l’attrice Anna Foglietta – è legato all’esistere e allo stare al mondo declinato da due donne (ma potrebbe essere declinato al maschile senza problemi). Il senso profondo di questo testo è proprio che non ha genere nonostante la figura della donna venga toccata con estrema precisione, ed è anzi ciò che alla fine secondo me verrà più evidenziato e che interesserà di più allo spettatore: cogliere la libertà di cui le donne sono veramente capaci, oltre alla grande generosità e trasversalità che queste possono avere quando si tratta di entrare in contatto con la propria natura e la propria esistenza ed essenza“.

I biglietti sono in vendita online su ticketone.it e presso la Biglietteria del Teatro Sociale, aperta il martedì dalle 10:00 alle 13:00, il giovedì dalle 16:00 alle 19:00 e il sabato dalle 10:00 alle 13:00.
Tutti i dettagli sulla stagione di prosa su www.mantovateatro.it