“Come si inventa una fake news antipartigiana”: sabato incontro alla Casamatta

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MANTOVA – Uno speciale incontro con la presentazione di un libro ed discussione intorno al tema del revisionismo storico: questo quanto in programma sabato 18 febbraio, alle ore 17:30, presso la Casamatta di via Conciliazione a Mantova. 

Quella descritta ne “La morte, la fanciulla e l’orco rosso” (Edizioni Alegre) è un’indagine storica che esplora i meccanismi con i quali si diffondono le forme di narrazione contro l’antifascismo. Il libro affronta il tema dei crimini partigiani, o meglio, delle narrazioni su presunti «crimini partigiani» il cui scopo è denigrare la lotta al nazifascismo. Lo fa concentrandosi sul caso Giuseppina Ghersi, adolescente uccisa a Savona nell’aprile 1945. Per decenni trascurata dagli stessi neofascisti, nel nuovo secolo la morte di Giuseppina è diventata un leitmotiv della destra ligure, col tempo arricchendosi di dettagli sempre più macabri. La storia era ormai splatter quando nel 2017 i media nazionali l’hanno ripresa e diffusa senza alcuna verifica.

Per stabilire la verità storica il collettivo Nicoletta Bourbaki ha avviato un lungo lavoro di ricerca negli archivi, sopralluoghi, raffronto di documenti e testimonianze.
Ospiti saranno i componenti dagli autori del collettivo “Nicoletta Bourbaki”, un gruppo di lavoro di storici, filologi e attivisti sul revisionismo storiografico in rete, sulle false notizie a tema storico e sulla riabilitazione dei fascismi in tutte le sue varianti e manifestazioni. Il gruppo si è formato nel 2012 in seguito a una discussione su Giap, il blog di Wu Ming, e ha al suo attivo molte inchieste e diverse pubblicazioni.