SABBIONETA – Descrive la nuova Fondazione Heritage di Sabbioneta, di cui è stato nominato presidente, come un libro bianco tutto da scrivere ma Gianni Fava sembra che di idee e progetti da mettere nero su bianco su questo libro ne abbia già parecchi.
Oggi intanto è stata scritta la prima pagina con la firma dell’atto notarile, da parte del Comune con il sindaco Marco Pasquali, della Pro Loco con Stefano Minari e della Parrocchia di Sabbioneta con il parroco don Samuele Riva, che ufficializza la nascita dela Fondazione a cui faranno capo tutti i monumenti storici della città di Vespasiano (clicca sulle immegini per ingrandirle)
L’imprenditore viadanese, con alle spalle una carriera politico amministrativa di prim’ordine che lo ha portato anche sui banchi della Camera dei deputati e nelle file della Giunta lombarda, dichiara che “entusiasmo e orgoglio per essere stato scelto per un simile incarico hanno preso il soppravvento” e così nonostante i numerosissimi impegni di lavoro, anche all’estero, ha deciso di accettare.
“Quella della Fondazione è una grande idea che bisogna riempire di contenuti” ma anche di teste non a caso uno dei primi provvedimenti sarà la “creazione di un comitato scientifico di alto livello proprio come di alto livello devono essere eventi, iniziative e progetti che la Fondazione dovrà mettere in piedi” spiega Fava che pensa però a una struttura leggera. “Non deve diventare un poltronificio, al massimo penso a un paio di posti in più a livello occupazionale rispetto a quelli che oggi già operano nel settore turistico tra Comune, Pro Loco e Parrocchia: una figura di coordinamento e una che si occupi della gestione amministrativa” dichiara il presidente che ci tiene a ribadire come “il mandato ricevuto, così come quello del cda, siano a tempo, sino alla fine del 2023, nella fase di start up della Fondazione”.
Per quanto riguarda manifestazioni, mostre, ed eventi da organizzare questi “devono essere in grado di richiamare risorse sia pubbliche che private. Così potremo portare visitatori a Sabbioneta e nel contempo far conoscere Sabbioneta nel resto del Paese e non solo” sottolinea il presidente.
Ha in mente già qualche evento? “Si penso a una grande mostra sui ‘Gonzaga’ da realizzarsi la prossima primavera. Si tratterebbe di riportare opere che un tempo dimoravano nei palazzi gonzagheschi di Sabbioneta e che ora sono sparse per il mondo” spiega Fava che fa quindi capire di pensare fin da subito a un progetto di rilancio in grande della città. Una Sabbioneta dunque che esca da quelle mura che l’hanno protetta ma anche isolata per molto, probabilmente troppo tempo, per proiettarla nel mondo quale vera “città ideale”.