MANTOVA – Un corridoio sospeso, archi da entrambe le parti che fanno intravedere da un lato, il Lago Inferiore, dall’altro, il cortile della Cavallerizza, giochi di luce e colori restituiti alla città grazie all’importante intervento di restauro. Siamo a Palazzo Ducale, in un passaggio, mai aperto al pubblico prima d’ora, che grazie a questo importante intervento entrerà nel percorso di visita.
Quasi impossibile descrivere a parole, quello che si prova percorrendo quel corridoio, che oggi appare in tutto il suo splendore.
“A conclusione di questo meraviglioso intervento di restauro del cortile una volta detto della mostra, adesso conosciuto come della Cavallerizza – spiega Stefano L’Occaso, direttore Museo di Palazzo Ducale – il pubblico potrà transitare in questo corridore, lungo 64 metri con il favoloso contrasto di ambienti aperti e chiusi, di luci e di ombre”.
L’intervento ha riguardato tutte le superfici, le coperture, sulle quali è stato fatto anche un intervento strutturale, ma anche intonaci, stucchi, decorazioni pittoriche e il soffitto a cassettoni.
Quello che colpisce è il colore ritrovato, al cortile infatti sono state restituite le originarie cromie ed ora appare in tutta la straordinaria inventiva di quando è stato realizzato. I presupposti per la genesi della Cavallerizza vanno collocati intorno al 1540, quando si pensò a un “corridore” per collegare la “Loggia dei Marmi” alla Palazzina della Rustica. La realizzazione della Cavallerizza come spazio chiuso su quattro lati sarebbe stata ultimata solo con Giovanni Battista Bertani, l’architetto che succedette a Giulio Romano nel ruolo di prefetto delle fabbriche gonzaghesche, anche se l’attuale aspetto si deve con ogni probabilità alla fine del XVI secolo.
“I colori diversi, i materiali diversi – conclude L’Occaso – fanno capire come Giulio Romano prima e Bertani poi, abbiamo cercato di dare nobiltà a questa struttura utilizzando materiali importanti”
Questa mattina la presentazione alla stampa, in attesa di aprirla ufficialmente al pubblico durante la quale è stata illustrata anche al mostra
“Giovan Battista Scultori. Intagliator di stampe e scultore eccellente” allestita nella Camera di Bacco e nella Stanza delle Due Colonne della Palazzina della Rustica, che apre ufficialmente domani.
Nel video l’intervista al direttore del Museo di Palazzo Ducale, Stefano L’Occaso