Le “cattedrali dell’acqua” stregano i visitatori a San Siro e Moglia

MOGLIA/SAN BENEDETTO PO – Ancora una volta le “Cattedrali dell’Acqua” hanno letteralmente “stregato” cittadini, amanti della natura e amici della bicicletta: dalla pianura reggiana al basso mantovano la domenica degli Impianti aperti organizzata dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, grazie alla Responsabile Comunicazione Marzia Bonicelli nell’ambito della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione di ANBI, è stata un vero successo, con la visita di oltre 600 persone suddivise tra gli impianti di Torrione (Comune di Gualtieri, Re), che ha visto la conclusione del progetto VOLT con una performance del Teatro Sociale di Gualtieri, un laboratorio di pittura per i più piccini e dove la dirigente consortile Paola Zanetti ha illustrato il ruolo svolto dalla Bonifica nell’ambito della difesa idraulica; Boretto (Re), lungo il fiume Po, quest’anno ricco di acqua per l’ecosistema e l’agricoltura; Castellarano, sul Fiume Secchia, nella zona pedecollinare dell’Appennino Settentrionale ubicata tra le Province di Modena e Reggio Emilia, in cui sorge l’opera idraulica della Traversa, per l’occasione presidiata dal Capo Settore Impianti Mauro Bigliardi e dal tecnico Ada Francesconi; San Siro di San Benedetto Po, con l’attività di orienteering e la visita all’Orto Botanico svolte grazie al tecnico Sandro Bellintani; e Mondine, nodo idraulico nel Comune di Moglia, dove si è svolta una biciclettata ambientale per appassionati e visitatori.

“« L’acqua ci nutre e dà la vita » è il tema portante di questa Settimana della Bonifica 2024 – ha sottolineato il presidente del Consorzio dell’Emilia Centrale Lorenzo Catellani – e proprio perché l’acqua risulta essenziale in ogni suo impiego questi appuntamenti molto partecipati, che abbiamo organizzato grazie al nostro staff in collaborazione con ANBI, sono assai rilevanti anche per spiegare come il Consorzio opera nel quotidiano sul territorio gestito, cosa fa per salvaguardare al meglio la risorsa e come governarla quando minaccia aree abitate e coltivate. Le visite sono quindi momenti ricreativi, ma particolarmente utili per approfondire e conoscere equilibri e dinamiche dell’ambiente in cui viviamo”.

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