L’Ex Chiesa di S.Cristoforo in concessione per 50 anni. E’ tra i luoghi de Le Vie dei Tesori tutti con molti visitatori

MANTOVA – La Mantova più segreta e solitamente inaccessibile si scopre grazie a “Le Vie dei Tesori” in programma oggi e domani e nell’ultimo week end di ottobre. E sono stati davvero tanti i turisti ma anche i mantovani che hanno approfittato di questa importante opportunità per andare a conoscere alcuni luoghi della città dal grande fascino e in alcuni casi anche dal notevole valore artistico, che usualmente non sono visitabili.

Ex Chiesa di San Cristoforo: pronto il bando di gara del demanio per la concessione 

Tra i monumenti senz’altro più sconosciuti anche agli stessi mantovani c’è la ex chiesa quattrocentesca di S. Cristoforo, al’angolo tra via Acerbi e via Giulio Romano. Nasce come chiesa conventuale dell’ordine dei Celestini. L’edificio era connesso al vasto convento dalla facciata neoclassica su via Giulio Romano, progettata dall’architetto veronese Paolo Pozzo. L’ex convento, nel tempo, è diventato proprietà del demanio militare ed è abitato.

La chiesa, invece è chiusa da decenni.
E’ proprio di oggi la notizia però che a breve sarà pubblicato il bando di gara per il recupero e la valorizzazione della ex chiesa e delle annesse pertinenze attraverso la concessione fino a un massimo di 50 anni. Il bando di gara dell’Agenzia del Demanio è relativo a tutto il complesso immobiliare e quindi la chiesa, l’appartamento al primo piano del Palazzo del “Carmelino” e il grande giardino di pertinenza.

Si svelano le meraviglie del pronao di Sant’Andrea 

E’ stato uno dei luoghi più visitati tra quelli inseriti nel programma mantovano de Le Vie dei Tesori: il pronao della basilica di Sant’Adrea con la facciata che incombe su piazza Mantegna. La vista sulle vie sottostanti è stupenda mentre all’interno si rimane

incantati di fronte alla maestosità dell’edificio e dei suoi elementi architettonici. L’attuale orientamento della facciata risale al 1472, quando su progetto di Leon Battista Alberti, viene modificato l’orientamento del preesistente sacrario per allineare la nuova chiesa di Sant’Andrea all’asse viario che collega l’area del palazzo signorile con la zona di S. Sebastiano, presso la quale sorgerà più tardi anche Palazzo Te.

Nel prospetto dell’edificio, l’Alberti propone la tipologia ad arco trionfale modellata sull’esempio dell’arco di Tito a Roma, con la fronte di tempio ispirata al Pantheon romano su cui scarica il peso di un gigantesco nicchione, che enfatizza la solennità dell’arco di trionfo e smorza l’illuminazione della navata.

 

Panorama mozzafiato dalla Specola del Liceo Virgilio 

E’ un panorama mozzafiato quello che si può ammirare sul centro di Mantova da una parte e fino oltre ai laghi dall’altra dall’alto dell’osservatorio della Specola, importante oservatorio metereologico della città. Si erge al centro del settecentesco “Palazzo degli Studi”, oggi sede del Liceo Classico “Virgilio”.

E’ segnalato dai documenti con la specifica denominazione di “specola” forse per la possibilità, in origine, di studiarvi la volta celeste con strumenti ottici. Oggi è stato meta di molti visitatori grazie a Le Vie dei Tesori.

In tanti a scoprire come Mantova viene difesa dalle acque all’Idrovora Valsecchi

L’idrovora Valsecchi, all’estremo limite del quartiere omonimo, Valletta Valsecchi, deve il suo nome al generale austriaco il conte Otto von Wallsegg, governatore della piazzaforte di Mantova (1741), che per primo avviò il risanamento dell’area.
Ed è proprio anche grazie a questo impianto se Mantova, nonostante sia la seconda città d’acqua in Italia dopo Venezia, da decenni non va più sott’acqua nonostante i fenomeni alluvionali sempre più estremi.

Tanti i visitatori oggi che hanno voluto conoscere i segreti di questo impianto realizzato tra gli anni 1929 e 1932, appartanente a una più vasta pianificazione di difesa della città, che dall’Ottocento ai primi decenni del Novecento era stata sconvolta da prolungati allagamenti causati dalle piene del Mincio. Il sito presenta un complesso di edifici funzionali alla gestione dell’impianto: oltre all’edificio che ospita le idrovore, vi sono la cabina di trasformazione; la casa del custode, accompagnata da un fabbricato rustico, ubicato in fregio alla Fossa Magistrale; due magazzini.

Le Vie dei Tesori a Mantova si completano con la chiesa di San Barnaba in via Chiassi, lo spazio Hofer a Porta Giulia, la collezione araba di Giuseppe Acerbi nel Palazzo di san Sebastiano e quella mineralogica allestita nella Sala delle Lettrici della Biblioteca Teresiana.