“Quirinale contemporaneo”, la docente del Polo di Mantova Mazzantini ha presentato il progetto alla presenza di Mattarella

Mazzantini (in abito grigio) con Mattarella (a destra) e Franceschini (primo da sinistra)

ROMA – Renata Cristina Mazzantini, docente di Preservation design in historical buildings presso il Polo Territoriale di Mantova del Politecnico di Milano, ha presentato il progetto “Quirinale contemporaneo” in occasione della sua inaugurazione quest’oggi presso la sede del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Ministro della Cultura, Dario Franceschini.
Un progetto, quello studiato e creato da Renata Cristina Mazzantini, che volge alla sua terza edizione con lo scopo di aggiornare l’immagine delle sedi istituzionali attraverso, come dichiara il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “l’inserimento di rilevanti espressioni del genio e dell’estro degli artisti italiani, dalla nascita della Repubblica ai giorni nostri”.
Il succedersi nel tempo di trenta pontefici e quattro regnanti ha progressivamente arricchito il palazzo del Quirinale rendendolo un indiscusso luogo di arte e bellezza. L’arte contemporanea italiana si inserisce nelle sale del Quirinale attraverso le opere di 57 artisti italiani appartenenti a diversi movimenti che si sono affermati sulla scena internazionale. Come ricorda la docente, la selezione è stata vincolata dall’indicazione di rivolgersi direttamente agli artisti, o alle fondazioni e gli archivi che li rappresentano, e di acquisire le opere solo grazie al contributo pro bono dei partecipanti. Esattamente 160 anni dopo l’Unità d’Italia, nelle sedi della Presidenza della Repubblica sono esposte opere di autori che rappresentano molteplici correnti e le cui eterogenee espressioni, figurative e astratte, assumono varie forme: dipinti, sculture, installazioni, mosaici, fotografie, telai e ricami.
Accanto alle opere di arte contemporanea, sono state inserite 102 opere di design che hanno contribuito sensibilmente al processo di rinnovo degli spazi del Quirinale e delle sedi della Presidenza della Repubblica. È infatti negli anni della Repubblica che il disegno industriale si struttura come disciplina. A partire dai pionieri del disegno industriale, la selezione degli autori, che vede 76 protagonisti, intende illustrare la storia del design. La selezione delle opere è stata effettuata esclusivamente tra quelle ancora in produzione e realizzate da aziende italiane.
Queste opere mettono in stretta relazione continuità ed evoluzione nell’arredamento delle sedi presidenziali, permettendo di illustrare al meglio il connubio tra estro e innovazione dell’Italia repubblicana.