Un museo di Virgilio al Podestà. Apertura nel settembre del 2024

MANTOVA – Con il termine del primo lotto dei lavori a Palazzo del Podestà, il Comune di Mantova ora si sta mettendo all’opera per riempire i nuovi spazi. L’idea c’è già ed è in fase di progetto. Ovvero la realizzazione di un Museo dedicato a Virgilio, che dovrebbe aprire nel settembre 2024.

L’annuncio oggi in una conferenza stampa in cui sono intervenuti il sindaco Mattia Palazzi, l’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Martinelli, il sindaco di Borgo Virgilio Francesco Aporti, il parlamentare mantovano Carlo Maccari, il direttore creativo di Holder  Studios, Alessandro Mari, oltre a Giovanni Pasetti e Stefano Scansani, che fanno parte del Comitato d’Onore di cui faranno parte anche il Comune di Mantova, Comune di Borgo Virgilio, Accademia Virgiliana, Sovraintendenza, Palazzo Ducale, Diocesi, Archivio di Stato, Fondazione Palazzo Te, Fondazione Alberti, Fondazione Capitale Europea dello Spettacolo, Politecnico di Milano Polo di Mantova, Festivaletteratura e Fondazione Amici di Palazzo Te e Musei mantovani.

Palazzo del Podestà ha una storia lunga e articolata, fu sede del governo cittadino nel tredicesimo secolo, e dopo numerose differenti funzioni e rifacimenti nel corso dei secoli, si arrivò alla decisione di recuperare l’intero Palazzo che, pur ospitando alcune realtà anche museali (Museo Tazio Nuvolari e Museo Learco Guerra), in gran parte era da tempo dismesso e abbandonato. Tale intenzione venne resa necessaria dai danni provocati dal terremoto del 2012.
Il Palazzo, che per un recupero complessivo richiederebbe altri 16 mln di euro, ha una superficie complessiva di circa 9000 mq, con più di 227 vani distribuite su sette differenti livelli, sei fuori terra e uno interrato.
Ora con il recupero e la destinazione delle sale dell’Arengario si restituisce alla vita della città un pezzo importante della propria storia. Anche per questa ragione l’Amministrazione ha deciso di dedicare questi spazi al poeta Publio Virgilio Marone, simbolo e in qualche modo ambasciatore nel mondo della nostra città che gli diede i natali.

Ma qual è il pensiero che ispirerà il Museo? La risposta arriva dal Sindaco di Mantova Mattia Palazzi e Alessandro Mari della Scuola Holden che seguirà dal punto di vista della comunicazione e dell’allestimento il nuovo museo.

Mantova è la Città di Virgilio. Publio Virgilio Marone è un nome che abbiamo l’impressione di conoscere da sempre, un nome che ci accompagna fin dai primissimi anni di scuola. E proprio questa familiarità, forse, ha spento un po’ della nostra curiosità, impendendoci di scoprire davvero chi si cela dietro quel nome. Di sentirlo vivo, rilevante, realmente vicino.
Ma se il nome di Virgilio ha risalito il tempo non è solo perché fa parte del nostro patrimonio culturale: è perché le sue storie, raccontando chi siamo stati, raccontano chi saremmo potuti diventare. Chi siamo oggi. Chi potremmo essere domani.
Dedicare un Museo a Virgilio significa dunque creare un luogo dove poterlo incontrare e fare la sua conoscenza e, al tempo stesso, un luogo dove guardare dentro di noi. E dentro chi ci ha preceduto, tenendo viva la memoria di Virgilio.
Mantova e il Palazzo del Podestà sono il luogo ideale per questo Museo: Virgilio è nato a pochi chilometri dalla città e avrebbe voluto tornarci una volta diventato un famoso poeta. E nei secoli i mantovani hanno guardato a lui come figlio, padre, amico, guida, protettore… Il Palazzo del Podestà, come sappiamo, veniva anche chiamato Palazzo di Virgilio. Ma il culto del poeta non è ovviamente limitato a Mantova, persino Dante lo appellava come mar di tutto il senno e gloria dei latini conferendo a Virgilio la popolarità di un’icona universale.
Dopo il magnifico restauro, alcune stanze del Palazzo diventano allora l’occasione di scoprire – e riscoprire – finalmente Virgilio, di camminare insieme a lui, di annusare la natura che l’ha ispirato, di esplorare e comprendere il mondo che ha contribuito a disegnare. E per Mantova queste stanze diventano l’occasione di dimostrarsi ancora una volta un centro in grado di connettere, dovunque siano in Italia e nel mondo, i luoghi e le persone che ancora oggi si riconoscono in Virgilio. Un centro dove chiunque, entrando, sente rinascere il piacere di sapere.

MARTINELLI: “UN PERCORSO LUNGO. UN LUOGO CHE DARA’ GROSSE EMOZIONI”

Si è arrivati a questo, dopo un lungo percorso che dura da 8 anni, con il recupero degli spazi. “Siamo partiti nel 2015 realizzando il progetto esecutivo approvato nel luglio del 2017 – ha spiegato l’assessore Martinelli – e poi la partenza del cantiere vero e proprio e ora la conclusione del cantiere, pensando a cosa fare di questi spazi. Un cantiere importante -prosegue – che aveva tre importanti obiettivi: risolvere tutti i problemi dell’intero fabbricato, riparando i danni del terremto, realizzare lo spazio tra Palazzo della Ragione e il Podestà, terzo obiettivo, recuperare le facciate. Obiettivi raggiunti. La fase 1 è terminata costata quasi 23mln di euro. Abbiamo recuperato uno spazio unico che darà emozioni a tutte le persone che lo visiteranno”.

Vedi il video servizio con le interviste a Mattia Palazzi e a Alessandro Mari 

 

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