Viadana, per i giovedì dell’Anpi. Il 29 proiezione di “Concorrenza sleale” di Ettore Scola

VIADANA – Appuntamento giovedì alle 21 all’ANPI Viadanese “Lucia Sarzi” per la proiezione del film “Concorrenza sleale” di Ettore Scola, con introduzione del Prof. Fabrizio Gozzi.

Ettore Scola è stato l’ultimo dei grandi della Commedia all’Italiana
“Era veramente l’ultimo di quel mondo, di quella generazione”, ha osservato Sergio Castellitto, protagonista insieme a Diego Abatantuono di Concorrenza sleale. “È stato il mio maestro, forse la figura più importante della mia vita al cinema”.
“Scola aveva assunto un ironico distacco dalla vita intorno a sé – racconta Giacomo Scarpelli – la guardava in modo sorridente, come chi in fondo è soddisfatto di tutto ciò che ha vissuto, di quello che ha avuto e soprattutto di ciò che ha dato. Allo stesso tempo ha mantenuto un’attenzione partecipe: la matrice era sempre quella della concentrazione sulla realtà che ci sta intorno per poi reinterpretarla e reinventarla con ironia, divertimento e parodia”.
Scola apparteneva a una generazione di cineasti che non usavano l’io’, ma il ’noi’. Lavoravano insieme, ed erano abituati a farlo tenendosi un passo indietro rispetto alle storie che raccontavano. Valeva per lui come per tanti altri, tra cui Monicelli. È il principio di Flaubert: un autore è tutto nelle proprie opere, addirittura deve dare l’idea di non essere mai esistito. Così da un lato abbiamo le opere di Scola, con cui continueremo a giudicarlo positivamente perché ha raccontato la storia d’Italia, e dall’altro ciò che era umanamente, come amico, come persona.
“Vivere nella stessa città, nella stessa strada. Fare lo stesso lavoro, appartenere alla stessa classe sociale, avere la stessa composizione familiare – una moglie, due figli, zii e nonni – eppure non essere uguali, non avere gli stessi diritti, non poter frequentare le stesse scuole, non poter esercitare il proprio lavoro né tenere aperto il proprio negozio, conoscere l’intolleranza e l’esclusione. Scoprire di essere considerati “diversi”, per nascita e per razza. È accaduto in passato a ebrei e neri, accade oggi a immigrati e extracomunitari.

Il film
“Concorrenza sleale, il film che ho scritto con Furio Scarpelli, Silvia Scola e Giacomo Scarpelli, si occupa delle leggi razziali improvvisamente stabilite nel 1938 in Italia contro gli ebrei: regole e divieti imposti nella vita quotidiana, assurdi e anche – come spesso succede nel nostro allegro Paese – tragicamente buffi e grotteschi. È la vicenda di due commercianti di stoffe che hanno negozi attigui e che sono dapprima divisi da una rivalità professionale che alimentano con furbizie e tiri mancini, poi legati da un’amicizia che nascerà dalle ingiustizie subite da uno dei due. È una commedia divertente e amara su un brano poco edificante della nostra storia”  – spiega il regista Ettore Scola