“Xilografia e Thanatos”, il 9 maggio alla Casa del Mantegna

MANTOVA – Continuano gli incontri della rassegna culturale “Alla fine dei conti”: l’appuntamento è per lunedì 9 maggio alle 18:30 presso la sala conferenze della Casa del Mantegna di Mantova. Filo conduttore dell’evento, intitolato “Xilografia e Thanatos”, sarà la grammatica complessa di quest’arte, che si costruisce intorno a uno scavo ed è già, da un punto di vista tecnico, una ricerca del vuoto, proprio nel suo comporre attraverso la sottrazione piuttosto che al sovrapporsi dei segni, tipico di quasi tutte le tecniche artistiche. Giunta alla VI edizione, la rassegna offre momenti di riflessione sul tema della morte per incrementare l’attenzione culturale sul valore della vita.

Durante l’evento Elena Alfonsi introdurrà Edoardo Fontana, xilografo, designer grafico, storico della grafica e curatore. Ha progettato libri per private presse e si occupa della grafica per le riviste “I Quaderni dell’Aldus Club” e “ALAI”, rivestendo, per quest’ultima, anche il ruolo di vicedirettore. Scrive sulla stampa specializzata − “L’Illustrazione”, “Grafica d’Arte”, “BvS” − di storia e tecnica dell’incisione: si è occupato del numero monografico, uscito a maggio 2020, di “BvS” dedicato allo xilografo Emilio Mantelli. Ha partecipato alla realizzazione di alcune esposizioni e curato la mostra e i cataloghi di Un viaggio lungo settecento anni. Immagini per la Divina Commedia (insieme a Chiara Nicolini) e Salomè o la dimenticanza del male per il Museo civico di Crema e del Cremasco nonché, presso la Biblioteca Stelio Crise di Trieste, Incidere il movimento.

Nella xilografia i trucioli del legno che rimangono sul tavolo dopo l’incisione della matrice appaiono come lo scarto, come la polvere, come quel nulla che resta sempre in fondo a qualunque progetto umano. La morte compare fin dal principio nelle sue xilografie. Talvolta è una entità che aleggia come fatto inevitabile, suggerita dalla presenza del fiore in Donna con papavero, immanente nella dionisiaca Ila e la ninfa. Altre volte, come in Thanatos, è assoluta protagonista della composizione insieme alla figura femminile. I volti e i corpi incisi sono astratti da una circostanza contingente, alla ricerca di una perfezione iconica che attinge al mito e alla forma di matrice simbolista. Vi è in tutto il corpus di incisioni di Fontana lo specchiamento di due «potenti ossessioni, la bellezza e l’oblio». (Silvia Scaravaggi): così nel ciclo per Salomé, così nelle nuove incisioni e nei disegni di Vampiro e Nekyia.

L’evento è ad ingresso è libero in ottemperanza alle normative vigenti per il contrasto dell’epidemia da Covid19. Alla fine dei conti è promossa dall’Associazione Culturale Aretè in collaborazione con: Provincia di Mantova, Casa del Mantegna, Master Death Studies & the End of Life – Università degli Studi di Padova – Direttrice Prof. Ines Testoni, Politecnico di Milano – Polo Territoriale di Mantova, Istituto Mantovano di Storia Contemporanea , Associazione Gioiello Contemporaneo Padova, Associazione Settimana del Pianeta Terra di Pavia con il patrocinio del Comune di Mantova.

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