Al via fondo per imprese femminili, dotazione di 200 milioni

ROMA (ITALPRESS) – Una dotazione finanziaria complessiva pari a circa 200 milioni, di cui 160 di risorse del Pnrr e 40 milioni stanziati dalla legge di bilancio 2021. E’ il Fondo impresa femminile, l’incentivo del ministero dello Sviluppo Economico che sostiene la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese guidate da donne attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. Il Fondo, presentato dal ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, e dalla ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, nella prima prima fase prevede l’apertura di sportelli online e l’attivazione di azioni di accompagnamento, formazione e valorizzazione della cultura imprenditoriale delle donne. “Noi dobbiamo agire per creare un ambiente fertile per la nascita di nuove imprenditrici. Questo – ha detto il ministro Giorgetti – è un intervento non per chi prende il contributo pubblico ma per chi ‘intraprendè, lo spirito imprenditoriale deve pre-esistere al contributo altrimenti non si creerebbero le condizioni per una sana crescita. Il piano rifinanzia in parte delle iniziative già in essere e in parte si rivolge a nuove iniziative. Queste forme di intervento hanno una specifica riserva per il Sud, come regola generale del Pnrr, e lo scopo principale – ha spiegato – è quello di cercare di recuperare il gap del tasso di occupazione femminile italiano, in particolare al Sud, ma tutto questo nella dimensione della imprenditorialità. L’ambizioso target che ci siamo posti è che dal momento della presentazione della domanda ci impegnano in 90 giorni a dare l’esito e attivare poi l’investimento”. Le agevolazioni saranno concesse per programmi di investimento nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione di prodotti agricoli, servizi, commercio e turismo. La misura di rivolge a quattro tipologie di imprese femminili: cooperative o società di persone con almeno il 60% di donne socie; società di capitale con quote e complementi degli organi di amministrazione per almeno due terzi di donne; imprese individuali con titolare donna; lavoratrici autonome con partita Iva. Si tratta di un “progetto tra i più innovativi del Pnrr, abbiamo scelto come governo di investire sull’empowerment femminile come asse di sviluppo riconoscendo nell’imprenditorialità una delle leve strategiche da implementare. Oggi le imprese femminili sono il 22% e vogliamo arrivare almeno al 30%”, haa detto la ministra Bonetti.
(ITALPRESS).
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