MANTOVA – I dati sulla natimortalità delle imprese in provincia di Mantova per l’anno 2022, elaborati dal Servizio Informazione e Promozione Economica della Camera di Commercio di Mantova, mostrano complessivamente una flessione, con una differenza tra iscrizioni e cessazioni di -134 unità che porta la consistenza del Registro Imprese a 37.216 aziende registrate a fine dicembre. Il tasso di crescita risulta pari al -0,4%, in controtendenza rispetto al dato regionale e a quello nazionale pari rispettivamente al +1,2% e al +0,8%. A livello lombardo si evidenziano performance positive per tutte le province, con la sola esclusione della provincia virgiliana; i risultati migliori riguardano Milano, Monza Brianza e Brescia.
Considerando le forme giuridiche, mostrano valori in crescita le società di capitali (+1,8%), mentre in calo risultano le imprese individuali (-0,8%), le società di persone (-1,4%) e le “altre forme” (cooperative e consorzi) (-0,9%).
L’analisi delle attività economiche della nostra provincia evidenzia una contrazione per quasi tutti i settori economici tradizionali: l’agricoltura (-2,6%), le attività manifatturiere (-2,7%), le costruzioni (-1,5%), il commercio (-3,5%), il trasporto e magazzinaggio (-3,2%), i servizi di alloggio e ristorazione (-2,9%) e i servizi di informazione e comunicazione (-1,2%), le attività finanziarie e assicurative (-0,7%) e i servizi alle imprese (-2,9%). Mostrano, al contrario, un trend positivo le attività immobiliari (+0,8%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (+3,1%) e la sanità (+1,7%).
Il comparto artigianale, che rappresenta un terzo del totale delle imprese iscritte alla Camera di Commercio, mostra a fine 2022 un saldo positivo tra aperture e chiusure di 31 unità, determinando un aumento del +0,3%, leggermente inferiore rispetto al dato regionale (+0,8%) e a quello nazionale (+0,6%).
Nel dettaglio dei settori nei quali opera l’artigianato mantovano, che alla fine dell’anno conta 10.260 imprese, si evidenziano contrazioni nelle attività manifatturiere (-3,6%), nelle costruzioni (-1,6%), nel commercio (-3,7%), nel trasporto e magazzinaggio (-4,3%), nelle attività di alloggio e ristorazione (-3,5%), nei servizi di supporto alle imprese (-5,9%) e nelle altre attività di servizi (-0,9%). Risultano in ripresa, invece, i servizi di informazione e comunicazione (+1,3%) e le attività professionali, scientifiche e tecniche (+0,6%); stabile il settore dell’agricoltura.