Stop export olio di palma, Coldiretti Mantova: più spazio al burro

MANTOVA – La decisione dell’Indonesia di vietare l’export di olio di palma deve essere l’occasione per accelerare la sua sostituzione con prodotti più salubri ed a minor impatto ambientale come il burro, l’olio di oliva o quello di nocciola utilizzato storicamente nelle prime creme spalmabili.

Lo sottolinea Coldiretti Mantova, alla luce del bando parziale alle esportazioni deciso a partire dal 28 aprile dal Paese asiatico, che è il primo produttore mondiale di olio di palma. Nel 2021, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Istat, l’Italia lo scorso anno ha importato ben 1,46 miliardi di chili di olio di palma dei quali circa la metà per un quantitativo di 721 milioni di chili proprio dall’Indonesia.

Il territorio mantovano, in particolare, può vantare la presenza del Consorzio Virgilio (oltre 50 realtà cooperative associate e più di 1.500 allevatori conferenti), che si colloca fra i principali produttori nazionali di burro, con volumi che nel 2021 hanno superato le 10.000 tonnellate e diverse tipologie di offerta e di formati (burro di centrifuga, burro biologico, senza lattosio, burro Virgilio “selezione”).

Per il burro, inoltre, la fase di mercato è allineata con quella positiva del latte spot e del mercato lattiero caseario, con quotazioni che si collocano su valori anche dell’80% superiori rispetto a 12 mesi fa.

A livello nazionale, poi, l’Italia – che è il secondo produttore mondiale di olio di oliva – può contare su un prodotto sostitutivo di grande qualità alla base della dieta mediterranea che peraltro ha avuto aumenti di prezzi contenuti al 5,3% rispetto al +25,9% degli altri oli vegetali.