E dopo il maxi panino col cotechino, da Claudio arriva il “bon bon”

GRAZIE (CURTATONE) La Fiera delle Grazie gastronomicamente parlando da quasi settant’anni significa “cotechino”. Si racconta infatti che in occasione della Fiera, nel 1954 – come ad ogni Ferragosto – centinaia di persone avevano raggiunto il santuario a piedi. Erano arrivati dalla città e dai paesi vicini. Erano tutti a digiuno, pronti per la messa dell’alba. Presa la benedizione, la folla aveva iniziato a sfamarsi nelle osterie e nelle botteghe del paese. Accadde di lì a poco: si sentì un oste dire «Ho finito tutto. Sono rimasti solo i cotechini, vi servo quelli». Il cotechino ad agosto? Qualcuno rise, qualcuno pensò fosse pazzo. Poi però la voce e il profumo si sparsero per tutta la fiera. Come d’incanto, quelle fette morbide e calde diventarono tanti meravigliosi bocconi.
Da allora il cotechino è diventato il piatto simbolo della Fiera, in particolare il “panino col cotechino”. E tra chi propone il vero cotechino delle Grazie c’è lo chef Claudio Somenzi, dell’omonima Trattoria da Claudio dove si può gustarlo nella versione “maxi” e da quest’anno nella nuovissima versione “bon bon”. Di cosa si tratta? E’ lo stesso Claudio Somenzi, titolare della trattoria di Grazie a spiegarlo: “una gustosissima ricetta con pan brioche, cotechino e verze” (clicca sulle immagini per ingrandirle)

E che sia davvero gustosissimo lo dimostrano le tante persone in fila in questi giorni di Fiera per assaggiarlo.
Insomma il cotechino sempre più protagonista della manifestazione d’agosto sulle rive del Mincio, nella sua versione più tradizionale o in quelle più nuove… Buon Appetito a tutti!!!