Il Santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie

Domani l'affidamento di Curtatone e della sua comunità alla Beata Vergine delle Grazie. Domani la celebrazione in Santuario

Il Santuario della Beata Vergine delle Grazie è una chiesa di stile gotico lombardo, dedicata alla Beata Vergine Maria, e sorge nella piccola frazione “Le Grazie” del Comune di Curtatone a 5 km da Mantova.

Edificata su un ampio piazzale, la basilica sovrasta e si affaccia sulle acque palustri del Mincio creando un’atmosfera suggestiva per le numerose delegazioni di turisti e fedeli devoti alla Madonna. Le origini della chiesa sono da connotare addirittura al 1200; nella località allora chiamata Prato Lamberto su di un piccolo promontorio emergente da un dedalo di flora e canne lacustri, sorgeva un altarino con l’immagine della Madonna col Bambino a cui i pescatori del lago e i contadini erano particolarmente devoti.

Nel 1399, per grazia ricevuta, Francesco I Gonzaga fece erigere un tempio alla Madonna che aveva fatto cessare l’epidemia di peste che aveva colpito i mantovani (questo episodio storico, come il precedente viaggio del Gonzaga in Terra Santa è forse da collegare a una scomunica ricevuta). I lavori furono affidati all’architetto Bartolino da Novara, che negli stessi anni progettò a Mantova il Castello di San Giorgio e quello Estense di Ferrara, la costruzione costò ben 30000 scudi d’oro e, a Ferragosto del 1406, la cappella venne consacrata al cospetto del suo committente e dei vescovi di Mantova e Cremona.

Dalla costruzione del Santuario i pellegrinaggi verso questo luogo, che assumeva via via popolarità, si intensificarono e assieme alla povera gente dei paesi attorno, nobili, e persino l’imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V e il papa Pio II visitarono l’immagine sacra.

Iniziarono così tutta una serie di donazioni che apportarono anche alla struttura architettonica originaria delle modificazioni; alcune importanti famiglie mantovane fecero costruire cappelle private per la preghiera annesse al convento o all’interno della chiesa per seppellirci i propri avi. Persino Giulio Romano, su commissione, lavorò nella chiesa delle Grazie, opera sua e della sua scuola sono infatti il Mausoleo Castiglioni ed altri interventi nella sacrestia.

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