Santuario gremito per l’Assunta. Il Vescovo: Le opere dei Madonnari collegamento tra l’Eterno e il terreno. Affidiamo a Maria le nostre sofferenze

GRAZIE (CURTATONE) – Santuario delle Grazie gremito il 15 agosto per la tradizionale Messa dell’Assunta presieduta dal Vescovo di Mantova Marco Busca che ha poi incontrato i Madonnari ancora intenti a dipingere sul Sagrato del Santuario (clicca sulle immagini per ingrandirle)

Artisti del gessetto che il Vescovo ha definito esempio del collegamento, con le loro opere, dell’eterno con il terreno. “Oggi celebriamo la Pasqua di Maria in cielo, l’Eterno nel temporale: Dio nell’uomo e l’uomo in Dio. Se togliamo questo incastro non c’è più l’eterno. Gesù è il punto di intersezione”.

Un “incastro” di cui il cantico del “Magnificat“, intonato dal coro della Scholae Cantorum della Diocesi di Mantova che ha allietato la Santa Messa, è l’esempio. “Dio – ha detto Busca – si accorge di ciò che al mondo appare spazzatura: ecco perchè Maria scoppia di gioia. Maria è consapevole di essere piccola  destinataria della grandezza di Dio”. Ed è proprio la Vergine a comprendere come “le mani di Dio sono impastate nella storia dell’umanità” e proprio per questo, ha detto il Vescovo rivolgendosi ai fedeli, “dobbiamo chiedere a Maria di incastonare nell’Eterno tutte le nostre sofferenze”. Per la generazione attuale è, infatti, sempre più difficile mantenere l’incastro tra terreno ed Eterno come ogni giorno ci mostrano i problemi economici e sociali e la guerra scoppiata in Ucraina. Oggi, ha infatti concluso il Vescovo, manca “chi sa farsi carico delle fasce deboli”.

 Fotoservizio Leonardo Rizzato