Allarme truffe agli anziani: ecco i consigli dei carabinieri di Mantova

MANTOVA – Anche a Mantova i carabinieri ribadiscono l’importanza di prestare attenzione a determinati comportamenti sospetti, nell’ambito di una campagna di sensibilizzazione lanciata a livello nazionale dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. L’obiettivo è quello di prevenire i frequenti episodi di truffa che colpiscono, in particolare, la fascia più vulnerabile della popolazione: gli anziani.

I militari, da sempre al servizio della comunità, pongono una particolare attenzione alla protezione dei gruppi più fragili, come bambini e anziani, che spesso diventano facili prede di malintenzionati. I truffatori non solo approfittano dell’età avanzata delle vittime, ma cercano di sfruttare anche il loro lato più umano e vulnerabile, inducendo in errore persone spesso emotivamente fragili.

Le modalità di truffa sono molteplici. Tra le più comuni, quella del falso tecnico che chiede di entrare in casa per effettuare presunti controlli su perdite di gas o verifiche sulle bollette. In alcuni casi, i truffatori arrivano a chiedere agli anziani di mettere gioielli e oggetti preziosi nel frigorifero per “preservarli” da un finto pericolo di deterioramento. Un’altra truffa frequente è quella dello “specchietto rotto”, in cui un conducente segnala un danno su una vettura appena in movimento, chiedendo soldi per risolvere la questione. In caso di questo tipo di incidente, i carabinieri consigliano di non accettare alcun pagamento immediato, ma di chiedere l’intervento di una pattuglia.

Tuttavia, la truffa che ha riscosso maggiore successo è quella in cui i malintenzionati si spacciano per carabinieri. Un sedicente maresciallo contatta la vittima, informandola di un grave incidente stradale in cui sarebbe coinvolto un parente (spesso il figlio della vittima). Viene quindi richiesto un pagamento per il rilascio della persona, con la promessa che un avvocato si presenterà a ritirare i soldi. I carabinieri sottolineano che tale pratica è assolutamente fraudolenta, poiché le forze dell’ordine non richiedono mai denaro per il rilascio di una persona in stato di fermo e in Italia non esiste la scarcerazione tramite cauzione.

Per evitare di cadere vittima di queste truffe, i carabinieri di Mantova forniscono alcuni consigli pratici:

1. Non aprire mai la porta a sconosciuti.

2. Verificare sempre l’identità dei tecnici: se non sono in uniforme e non mostrano un tesserino di riconoscimento, non consentite loro l’accesso.

3. Diffidare di telefonate da presunti carabinieri o polizia che richiedono denaro per il rilascio di un parente: le forze dell’ordine non chiedono mai soldi.

4. Stare attenti a chi si avvicina per strada con pretesti di conoscenza: potrebbe trattarsi di una manovra per sottrarvi oggetti personali.

In caso di dubbi o situazioni sospette, i carabinieri invitano i cittadini a contattare il 112, numero unico delle emergenze.