VIADANA – Da un mese, il Capitano Anna Chiara De Vito guida la Compagnia Carabinieri di Viadana, facendo storia come la prima donna a ricoprire questo incarico nel Mantovano. Un traguardo significativo non solo per il corpo dei Carabinieri, ma anche per l’intera comunità locale.
“Essere il primo comandante donna nel Mantovano è un onore, ma anche una grande responsabilità”, afferma il Capitano De Vito. “Dopo un mese di presenza qui posso dire di essere soddisfatta, ma sono anche consapevole delle aspettative alte, sia da parte della popolazione che dei miei collaboratori. È un lavoro di squadra per il bene della nostra comunità.” La fiducia delle istituzioni, che le hanno affidato il comando, è un fattore che il Capitano sente molto forte e che le dà la motivazione per affrontare ogni giorno la sua sfida professionale.
All’arrivo a Viadana, il Capitano ha trovato un gruppo già ben radicato e con un forte legame con la popolazione. “I cittadini ci vedono come i garanti della legalità. I rapporti sono ottimi, e io voglio continuare su questa strada. La prevenzione è la chiave per anticipare i problemi prima che diventino troppo grandi. La nostra presenza sul territorio deve essere costante, dobbiamo essere un punto di riferimento, una risorsa per la comunità”, spiega De Vito. Il suo obiettivo è rendere la caserma un luogo non solo per sporgere denuncia, ma anche per il dialogo, il confronto, e l’ascolto. “Come il prete nei piccoli paesi, l’Arma deve essere vicina alla popolazione, pronta anche solo ad ascoltare.”
Sull’essere donna alla guida di una Compagnia, il Capitano De Vito sottolinea: “Non è né meglio né peggio dell’essere uomo al comando. L’importante è che lavoriamo come gruppo e che ci sia complementarietà. È vero che una donna, in alcune circostanze, può avere una sensibilità diversa, anche per esperienze personali. Le donne spesso hanno una capacità empatica superiore, ma questo non vuol dire che lavoriamo meglio o peggio. Semplicemente vediamo le cose da una prospettiva diversa, che può arricchire il gruppo.”
Il tema della violenza di genere è sempre più presente nei fatti di cronaca, con femminicidi e maltrattamenti contro le donne che, purtroppo, non sembrano diminuire. “La prevenzione è la chiave per contrastare questi reati. Purtroppo, la maggior parte dei casi di femminicidio nasce all’interno della famiglia. Sarebbe fondamentale fare prevenzione prima che la situazione degeneri”, afferma il Capitano. “Un vicino che avverte un litigio che sembra diverso dal solito con una chiamata al 112 potrebbe fare la differenza. Non sempre riusciremmo a evitare il peggio, ma sarebbe un passo avanti”.
Il Capitano De Vito ricorda anche l’importanza di riconoscere i segnali di un rapporto violento: “Le donne spesso non si accorgono dei segnali iniziali, come l’isolamento da parte del partner, che le allontana dalla famiglia, dagli amici e dal lavoro. In alcuni casi, il partner arriva a togliere il telefono. Questi sono segnali da non sottovalutare, perché dall’isolamento si passa spesso alla violenza fisica.” Concludendo, il Capitano De Vito ribadisce: “Ci sono tante possibilità per le donne vittime di violenza, ma è fondamentale riconoscere i segnali e agire tempestivamente. La prevenzione è il miglior strumento per arginare il fenomeno e per salvare vite.”
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