Cena tra Salvini e l’ambasciatore russo a guerra iniziata. “No comment” del mantovano Paganella ma il Copasir avvia un’indagine

Il 1° marzo , a guerra in Ucraina da poco scoppiata, Matteo Salvini ha incontrato in gran segreto l’ambasciatore russo in Italia, Sergej Razov, insieme al misterioso Antonio Capuano, un ex deputato di Forza Italiache che è diventato, negli ultimi mesi uno stretto consulente del leader leghista per la politica estera.
E’ stato il quotidiano ‘Domani’ a raccontare l’eposodio. “Una settimana dopo l’inizio dell’invasione russa in Ucraina, i leader europei erano riuniti per decidere le sanzioni. Salvini, accompagnato da Capuano, era a cena con l’ambasciatore russo.
Secondo quanto riporta il quotodiano Capuano, sentito al telefono, ha interrotto subito la chiamata dicendo “di Razov non so nulla”. Dal quartier generale della Lega il mantovano Andrea Paganella, braccio destro del leader ha risposto con un secco “no comment”. Da via Bellerio prima hanno escluso che Paganella abbia mai “fatto da tramite” tra il capo e Capuano e poi hanno dichiarato “di non escludere la presenza di Capuano durante un incontro tra Salvini e Razov”.
Una serie di risposte e non risposte che lasciano intuire quanto si tumultuosa la situazione all’interno della Lega.
‘Domani’ ha contattato palazzo Chigi, che dice di non essere a conoscenza di alcun incontro riservato tra il leader di uno dei partiti della maggioranza e l’ambasciatore Razov: “Fosse vera la notizia, sarebbe gravissimo”.

Di cosa hanno parlato? Perché lo hanno incontrato? Salvini chiarisca”, ha chiesto la responsabile Esteri del Pd Lia Quartapelle.

“Noi chiediamo delle risposte, questa vicenda non può chiudersi così: mentre la crisi era in corso c’erano trattative tra l’invasore russo e un partito di governo italiano. Non è una vicenda che può terminare a tarallucci e vino” dichiara Enrico Letta che ha affrontato la ‘questione’ Salvini poco prima di dare il via ai lavori della segreteria del Pd, dedicata tra l’altro alle conclusioni del vertice europeo sulle sanzioni alla Russia. “La segreteria del Pd si apre con un minuto di silenzio per Carlo Smuraglia. Grande parlamentare, grande esperto di diritto, grande personalità dell’Anpi. Il suo messaggio e la sua memoria restano e volgiamo portarli avanti all’attenzione delle giovani generazioni”, ha premesso Letta.

Sui temi all’ordine del giorno della riunione dei vertici dem, il segretario ha spiegato: “Dai leader europei è arrivato un grande messaggio di unità. Abbiamo rischiato moltissimo, la possibile divisione sarebbe stato un regalo a Putin. L’accordo consente di poter dire che lavorando unita l’Europa trova le soluzioni. Noi siamo soddisfatti e invitiamo il governo a continuare. Non posso che biasimare il comportamento di Orban, che fino al ultimo ha fatto tenere tutti con il fiato sospeso. E’ la dimostrazione che bisogna assolutamente togliere il diritto di veto nel Consiglio europeo per prendere le decisioni”.

Per Letta, “il vero problema dell’Italia credo sia costituito dal gas. L’impatto del petrolio ha rilevanza maggiore in altri Paesi rispetto al nostro. Per questo è fondamentale il tetto al prezzo del gas che viene inserito nelle conclusioni del Consiglio europeo. Mentre per il petrolio possiamo trovare delle compensazioni, la questione del gas è la principale e il tetto al prezzo è un risultato fondamentale che va raggiunto”.

Intanto il Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica,annuncia di aver aperto un’indagine specifica sui rapporti tra il supero consulente di Salvini Capuano e le ambasciate estere, ma soprattutto sulla cena tra Salvini e l’ambasciatore russo a Roma. L’ex parlamentare di Forza Italia ha lavorato nche all’organizzazione del viaggio a Mosca del leader leghista