Come migliorare l’inclusione sociale di persone con disabilità in Italia?

I mesi di novembre e dicembre sono risultati estremamente significativi per le disabilità in Italia, in quanto molte forze politiche e di settore si sono fatte portavoce del grande disagio che ancora oggi esiste, tracciando un quadro approfondito della situazione e dei problemi che sussistono e cercando di offrire soluzioni veramente importanti ed efficaci.
L’osservatorio Istat 2021 evidenzia che i disabili rappresentano più del 5% della popolazione italiana e quasi la metà di essi ha un’età superiore ai 65 anni e appartengono soprattutto al genere femminile. Risiedono soprattutto nelle isole (Sardegna e Sicilia), nel centro Italia (Umbria) e sono meno presenti nel Nord (Lombardia, Trentino Alto Adige).
Vivono soli o in nuclei familiari (coniugi e/o figli), presentano una notevole riduzione dell’autonomia personale (difficoltà a lavarsi, vestirsi, mangiare da soli) e a svolgere le attività domestiche quotidiane.

Solo il 14% di loro si sposta con i mezzi pubblici urbani, contro il 25% del resto della popolazione. Il divario diventa ancora più marcato con il progredire dell’età, e ancora più netto se si considera  l’utilizzo dei treni.

Considerando le persone con disabilità in età giovanile, gli alunni che frequentano le scuole con bisogni speciali sono circa 300.000 e riscontrano ancora enormi difficoltà in caso di disabilità motorie o ancor più di quelle sensoriali a causa di una carenza di strumenti tecnologici adeguati.

Ecco le diverse soluzioni:

  • La prima proposta reale che è diventata effettiva in Italia, è una Disability Card, una carta personale che entrerà in vigore dal mese di aprile, destinata a 4 milioni di persone. Ha una valenza 10 anni e consentirà di poter usufruire di sconti, convenzioni e tariffe agevolate grazie ad accordi con enti pubblici e privati. Per esempio l’accesso gratuito ai parcheggi nelle zone a traffico limitato di cui fruiranno le auto per disabili, auto con allestimenti specifici, che rappresentano quindi un enorme vantaggio negli spostamenti, rendendo molto meno stressanti i viaggi di lavoro o di svago che si affrontano, nonché le visite mediche o le incombenze della routine di ogni giorno.
  • In attuazione del Piano triennale di azioni positive 2021-2023 dell’Agenzia delle Entrate, è stata redatta una guida, che prende le mosse dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Oltre a proporre un linguaggio inclusivo, questa pubblicazione:“Disabilità, iniziamo dalle parole” offre una proposta di pari opportunità a partire da un linguaggio non discriminatorio.
  • Nella Finanziaria del 2022 saranno stanziati circa 300 milioni di euro per:
  • un fondo per sostenere tutte le iniziative di assistenza e supporto alle persone disabili
  • un fondo nazionale per la non autosufficienza
  • un potenziamento all’assistenza scolastica per gli studenti con disabilità
  • un turismo accessibile alle persone disabili

Quest’ultimo punto, in particolare, dispone che “gli Stati riconoscano il diritto delle persone con disabilità a prendere parte su base di uguaglianza con gli altri alla vita culturale garantendo la possibilità di accesso ai luoghi di attività culturali, come teatri, musei, cinema, biblioteche e servizi turistici, monumenti e siti importanti per il turismo e la cultura”, dando attuazione all’articolo 30 della Convenzione Onu delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, approvata il 13 dicembre 2006 e ratificata dall’Italia con la Legge 3 marzo 2009, n. 18.

L’obiettivo è sostenere la diversificazione e lo sviluppo dell’offerta turistica con maggiore capacità di attrazione sui mercati internazionali e favorire l’inclusione sociale dei disabili anche a livello di vita culturale.