Divise naziste alla Colonna della Libertà: Anpi e Sinistra in rivolta

Un momento della Colonna della Libertà di una precedente edizione

FELONICA – Forti polemiche sulla Colonna della Libertà, la tradizionale manifestazione che si svolge nell’ambito delle celebrazioni per l’anniversario della Liberazione d’Italia del 25 Aprile 1945. Una colonna di oltre 120 veicoli storici militari risalenti alla seconda guerra mondiale e circa 400 figuranti sfileranno in un percorso sulle stesse strade che videro protagonista la Campagna d’Italia.
La manifestazione quest’anno prenderà il via a Felonica sabato 22 aprile alle 15 con l’inaugurazione al monumento 1° Grupo de Aviação de Caça da Força Aérea Brasileira in Piazza Municipio. Felonica è infatti la sede del Museo della Seconda Guerra Mondiale del Fiume Po che, insieme al Museo Gotica Toscana, organizza l’evento. Ma è per il passaggio nel Modenese, in particolare a Mirandola, che si sono scatenate le polemiche: qui Anpi, Rifondazione Comunista e alcuni esponenti del Pd non vogliono che nella cittadina modenese sfilino i figuranti visto che questi indosseranno anche divise fasciste e naziste.

“Non siamo qui per dare un giudizio di merito alla manifestazione “colonna della liberta” (per quanto il nome ci sembri poco storicamente corretto): siamo convinti che il lavoro svolto dal e nel “museo della seconda guerra mondiale del po” sia volto esclusivamente alla raccolta di materiale e alla divulgazione storica. Come siamo convinti che i tanti figuranti e collezionisti con mezzi o in divisa italiani, inglese, americani e partigiani, parteciperanno con lo spirito di chi con consapevolezza riconosce nel 25 aprile un giorno di Festa e di solenne riconoscenza all’impegno e al sacrificio di chi impersonano” dichiara l’Anpi, così come riportano diverse testate giornalistiche emiliane. L’Associazione prosegue … ” è quantomai inopportuno e offensivo nei confronti di tutti i nostri martiri far sfilare ed entrare trionfalmente a Mirandola, proprio in occasione delle cerimonie e della giornata del 25 aprile, individui che rappresentano gli autori di soprusi, prevaricazioni, ingiustizie, torture, morti e stragi perpetrate in 20 anni di dittatura e in 3 anni di Campagna d’Italia e da cui finalmente, il 25 aprile 1945, fummo liberi”.

Non è la prima volta per la verità che intorno alla Colonna della Libertà si levano delle contestazioni puntualmente restituite al mittente in quanto sono in netto contrasto con lo stesso Statuto della manifestazione che, da quindici anni a questa parte, si propone come ricostruzione storica.

“La Colonna della Libertà si basa sul concetto di “uscire” dai musei, in occasione del 25 Aprile, per sensibilizzare il numero maggiore possibile di cittadini in un modo scenografico: provando ad avvicinare con maggiore incisività alle tematiche della Liberazione, nel ricordo di coloro che sacrificarono la loro vita per porre fine al conflitto – ha spiegato Simone Guidorzi, Direttore del Museo della Seconda Guerra Mondiale del Fiume Po –  In passato la manifestazione è stata insignita dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e in moltissime occasioni e sedi (ad esempio Firenze nel 2020, Ferrara nel 2017, Padova 2016, Bologna e Cavriago 2015 ecc..) le Anpi di zona hanno fattivamente collaborato per riuscita della giornata riscuotendo un grande successo. Sfileranno centinaia di mezzi e figuranti protagonisti della seconda guerra mondiale, senza simboli e uniformi politiche che mai sono state ammesse, come da regolamento”.

La Colonna della Libertà, dopo quattro giorni di sfilata, rientrerà a Sermide e Felonica il 25 aprile alle 14,30